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OGM - A RISCHIO 36 PRODOTTI TIPICI ITALIANI. LO DICE UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO … C’E’ ANCHE LA VITE BARBERA, MINACCIATA DALL’INFEZIONE VEICOLATA DA UN INSETTO

Sono 36 i prodotti tipici italiani a rischio a causa di virus o parassiti, dal pomodoro San Marzano alle mele della Valle d’Aosta, per difendere i quali non possono nulla le tecniche tradizionali. “L’unica soluzione per non perdere questo patrimonio è utilizzare le biotecnologie”, ha detto l’esperto di biotecnologie vegetali Francesco Sala dell’Università di Milano, nel convegno sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) organizzato oggi a Roma dal Comitato Sagri (Salute, agricoltura e ricerca) e dal quotidiano “Il Riformista”.

L’elenco dei 36 prodotti tipici minacciati è pubblicato da Sala nel libro “Biotecnologie e tutela dei prodotti tipici italiani” (Edizioni XXI secolo) e comprende inoltre riso Carnaroli (attaccato da un fungo), il basilico (le cui piante non riescono a svilupparsi per la presenza di una sostanza cancerogena, il metil-eugenolo), la cipolla di Tropea (troppo sensibile a funghi e parassiti), la vite Barbera (minacciata dall’infezione veicolata da un insetto).

“Salvare coltivazioni come queste - spiega Sala - significa tutelare una ricchezza dell’Italia. Utilizzare le biotecnologie per difendere questi prodotti non interessa certamente alle multinazionali, ma dovrebbe interessare all’Italia, che rischia di perdere dei marchi”.

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