02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

OGM: CENA TRANSGENICA A ROMA, DA POLENTA CON MAIS B1 A FIORI. DA RICERCATORI SOS PER RILANCIO VEGETALI BIOTECH IN ITALIA

Una cena rigorosamente dedicata agli Organismi Geneticamente Modificati (Ogm): così la ricerca italiana sulle biotecnologie vegetali lancia un “sos” al mondo politico per non far naufragare anni di lavoro e investimenti. L’iniziativa è per questa sera a Roma e precede il convegno sulle biotecnologie vegetali, organizzato dal Comitato Sagri (Salute, Agricoltura e Ricerca) e dal quotidiano “Il Riformista”.

La cena è dedicata agli Ogm disponibili in Italia, come il mais Bt utilizzato per la polenta, e a quelli assenti, come i pomodori San Marzano resistenti ai virus sviluppati in Basilicata, ma considerati illegali. Decorano il buffet garofani viola e blu geneticamente modificati prodotti in Olanda.

”Oggi esistono le condizioni per rilanciare e valorizzare le biotecnologie in Italia”, osserva il presidente del Comitato Sagri, Gilberto Corbellini. “I ministeri dell’Ambiente e della Ricerca - aggiunge - dovrebbero accogliere il potenziale innovativo delle biotecnologie vegetali. Speriamo che anche il Ministero dell’Agricoltura si renda conto che gli ogm sono una soluzione per l’Italia e non solo per i Paesi in via sviluppo”.

Secondo l’esperto di biotecnologie Roberto Defez del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l’assenza delle biotecnologie vegetali in Italia ha costi precisi in termini di cali produttivi di grano, riso e mais, dovuti soprattutto ad attacchi di funghi e parassiti. “Non riusciamo a controllare i parassiti - osserva l’esperto - e in Italia ne stanno arrivando di nuovi, che si diffondono più velocemente. Tanto che già il prossimo anno potrebbe essere difficile per il mais. Da anni urliamo che la scelta dei pesticidi non è saggia e che ci sono vie più efficienti per produrre di più e in modo più sicuro”. Secondo Defez “il paradosso è che non si voglia capire: mentre i prezzi dei prodotti agricoli rischiano di schizzare alle stelle si continua a produrre pochi prodotti di nicchia ad altissimo costo”.

L’iniziativa non ha mancato di sollevare critiche. Ad esempio per l’Associazione Verdi Ambiente e Società (Vas) “la cena è un bluff”, perché, tranne che nella polenta, “gli ogm sono i grandi assenti di questa cena”. L’associazione sostiene, inoltre, che “gli Ogm commercializzati non sono adatti a comporre un menù raffinato, perché si tratta di colture destinate prevalentemente all’alimentazione animale e ai prodotti industriali” e che obiettivo delle multinazionali non è risolvere il problema della fame nel mondo o del cambiamento climatico, ma “soddisfare le richieste dei propri azionisti”.

Oltre alla polenta, il menù di questa sera comprende salumi e carne derivati da animali nutriti con mangimi Ogm. Le patate sono state migliorate dal punto di vista genetico dimezzando il loro genoma per selezionare i caratteri utili. Le mele dello strudel sono della varietà valdostana, la cui sopravvivenza è minacciata da un maggiolino che si nutre delle radici della pianta, ma la varietà resistente a questi insetti ottenuta dall’Università di Milano è sottoposta ai divieti in vigore in Italia per gli Ogm.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli