OGM, DOPO LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA SAVERIO ROMANO CHIEDE L’APPLICAZIONE DELLA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA ALL’UNIONE EUROPEA “CHE IMPEDIREBBER LA COLTIVAZIONE DI OGM SUL TERRITORIO NAZIONALE”

È sempre più intricato il percorso normativo sugli Ogm in agricoltura in Italia: dopo che il Tar del Lazio ha annullato il decreto dell’ex Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia che vietava l’utilizzo in campo aperto di sementi modificate anche a titolo sperimentale, dopo la scoperta di un campo con mais Ogm in Friuli Venezia Giulia, tocca oggi al Ministro Saverio Romano ribadire il no italiano alle coltivazioni geneticamente modificate. “Ritengo, ormai al punto in cui siamo giunti, dopo la sentenza del Tar del Lazio, che complica ulteriormente il quadro nel quale ci siamo mossi finora in tema di Ogm, di avvalermi della facoltà di chiedere l’applicazione della clausola di salvaguardia - ha detto Romano - e a tal fine ho già dato mandato ai miei uffici di compiere tutti i passi necessari in sede Comunitaria per ottenere la clausola di salvaguardia che impedirebbe la coltivazione di Ogm sul territorio nazionale”. Una scelta in sintonia anche con il parere delle Regioni italiane che, pressoché all’unanimità, hanno già in passato detto no agli Ogm. La parola ora spetta all’Unione Europe.