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OGM SEMPRE PIU’ DIFFUSI: LE COLTURE GENETICAMENTE MODIFICATE SONO AUMENTATE DEL 10% SOLO NEL 2010, ARRIVANDO AD 1 MILIARDO DI ETTARI DI SUPERFICIE COLTIVATA. LO STIMA ISAAA-SERVIZIO INTERNAZIONALE PER L'ACQUISIZIONE DI APPLICAZIONI AGRI-BIOTECH

Nonostante le proteste e gli allarmi che li hanno accompagnati fin dalla loro introduzione nel 1996, gli Ogm continuano ad essere sempre più diffusi nel mondo. Solo nel 2010 l’area coltivata con colture geneticamente modificate è aumentata del 10% e oltre 1 miliardo di ettari sono stati coltivati così in questi 15 anni. A fare le stime è il Servizio internazionale per l’acquisizione di applicazioni agri-biotech (Isaaa).

In particolare l’uso degli Ogm è decollato in Brasile mentre è diminuito in Europa, e in totale sono stati coinvolti, dal 1996, oltre 15 milioni di coltivatori. “Nel 2010 le piantagioni commerciali biotech - spiega Clive James, presidente Isaaa - hanno superato il miliardo di ettari, un’area cioè più grande degli Stati Uniti o della Cina”

Non mancano le critiche. Come quella che queste cifre riguardano solo il 10% delle terre arabili nel mondo, così come definite dalla Fao. Circa metà del totale di Ogm è negli Usa, anche se i paesi in via di sviluppo stanno adottando queste tecnologie più in fretta dei paesi industrializzati. Se i trend attuali continueranno, i paesi poveri cresceranno di oltre la metà del totale nel giro di pochi anni. L’Ue, invece, continua a mostrarsi recalcitrante e registra un leggero calo delle aree coltivate a Ogm. Circa il 20% delle coltivazioni Ogm in uso è resistente agli insetti e tolleranti agli erbidici brevettati, ma solo quattro, la soia, il cotone, il mais e la canola (una varietà di colza), dominano il mercato, mentre c’è poca attenzione ad alimenti importanti nei paesi poveri, come il riso, il sorgo o il miglio.

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