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OGM - SLOW FOOD: OBBLIGO ETICHETTA NON SIA "CAVALLO DI TROIA"

L’etichettatura degli Ogm favorisce la libertà di scelta dei consumatori. Ma non se ne faccia un “cavallo di Troia” per la loro introduzione in Europa: questo il commento di Slow Food, il movimento a sostegno della cultura del cibo e del vino, alla legge approvata ieri dal Parlamento europeo che stabilisce l’obbligo di etichettare gli alimenti contenenti una quantità di Ogm superiore allo 0,9%. “E’ allarmante - spiega il vicepresidente di Slow Food, Roberto Burdese - che Assobiotech e i fautori del transgenico strumentalizzino questa legge per asserire che a questo punto la moratoria in vigore nell'Unione Europea sull’introduzione di nuovi cibi trasgenici deve essere cancellata”. Il pericolo, secondo Burdese, è quello della contaminazione: “se è vero che, attraverso un emendamento di questa legge, gli Stati membri possono varare misure per la coesistenza fra culture Ogm e Ogm free, noi di Slow Food non ci stancheremo di ripetere che questo è un grave rischio per la biodiversità e per il modello di agricoltura basato su qualità e tipicità che l’Europa dichiara di voler adottare”.

(Ansa)

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