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OGM & UE - COLDIRETTI, L’ITALIA E’ LIBERA DI NON COLTIVARLI. L’EUROPA RIPARTEDAL NO AGLI OGM

“L’Italia è libera di non coltivare Ogm e di rispettare la volontà espressa dalla maggioranza degli imprenditori agricoli e dei consumatori nazionali che non vogliono il biotech nel piatto”: lo spiega la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente a favore delle misure di salvaguardia sulla diffusione degli Ogm assunte da sette Paesi dell’Unione Europea.

Con la decisione assunta a maggioranza qualificata contro la proposta della Commissione, l’Europa - sostiene la Coldiretti - riparte dal no agli Ogm che costituisce una risposta alla domanda di sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini. Si tratta di una importante decisione assunta nel rispetto del principio di precauzione e della volontà delle Istituzioni locali.

Lo dimostra il fatto - rileva la Coldiretti - che in Italia i comuni dichiarati Ogm free sono passati dai 1856 di metà dicembre a 2175 attuali, con un aumento del 15% nell’arco di sei mesi. Questi risultati mettono in evidenza la grande opposizione dei cittadini e delle Istituzioni regionali e territoriali al biotech nei piatti del Made in Italy nell'interesse generale dell'economia, dell'ambiente e dell'intera società.

L’obiettivo per il 2005 con la campagna “Liberi da Ogm” è - conclude la Coldiretti - di un Comune su due con il proprio territorio protetto dai rischi della contaminazione da organismi geneticamente modificati (Ogm), con oltre 4.000 (su un totale di 8.106) amministrazioni locali che avranno adottato apposite delibere per impedire la diffusione del biotech nei campi.

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