A “Microbiologia della vite e del vino” di Patrizia Romano, Maurizio Ciani e Luca Cocolin il premio per la categoria “Oenology”, la stessa che ha portato ad una menzione per “La distillazione enologica. Manuale per la produzione di alcol etilico, grappa, brandy e la valorizzazione dei sottoprodotti vitivinicoli”, firmato da Giorgio De Vita e Pietro De Vita; a “Italian Wine Unplugged 2.0” di Attilio Scienza il premio per la categoria “Wines & Territories”, che ha riconosciuto una menzione speciale a “Histoire des vins de l’Aoc Touraine” di Nicolas Raduget; a “Châteauneuf-du-pape Histoire Géologique & Naissance des Terroirs” di Georges Truc, e “La Vigne : Anatomie et physiologie, alimentation et carences, accidents physiologiques et climatiques/Volume 4” di Olivier Viret, Vivian Zufferey, Katia Gindro, Thibaut Verdenal, François Murisier e Carole Parodi il premio per la categoria “Viticulture”, dove ha guadagnato una menzione speciale “Vitigni, vini rari e antichi” di Ivano Asperti. Ecco i riconoscimenti assegnati agli autori italiani - ricercatori, professori, enologi, agronomi, scrittori - dagli “Oiv Awards” 2023, che premia i migliori lavori editoriali dedicati al mondo del vino.
Ma non finisce certo qui, al contrario, è solo l’inizio. A “The Book of Sherry Wines” dello spagnolo César Saldaña va infatti il premio per la categoria “Discovering and Presenting Wines”; a “Klein Constantia - The Home of Vin de Constance” di Joanne Gibson e Malu Lambert il The “Acknowledgment of the OIV Awards Jury”, per il lavoro fotografico di Heiko von Fintel; a “Faïence et vin. De la table du prince à la taverne du peuple (1640-1863)” di Jean Rosen la menzione per la categoria “Fine Arts - Photography”; a “Vigne, vin et éducation Du XVIIIe siècle à nos jours” di Marie-Anne Châteaureynaud, Céline Piot, Pauli Davilà, Luis M. Naya e Marguerite Figeac-Monthus, e a “The Routledge Handbook of Wine and Culture” di Steve Charters, Marion Demossier, Jacqueline Dutton, Graham Harding, Jennifer Smith Maguire, Denton Marks e Tim Unwin il premio per la categoria “History”. Ed ancora, alla graphic novel “Sur la piste du chasselas” di Claude-Alain Mayor, Alexandre Truffer e Christian Moreillon il premio “Illustrators: the Acknowledgment of the OIV Awards Jury”; a “Viti Vini Vici” del portoghese Thomaz Vieira da Cruz il premio per la categoria “Literature”; a “Les vignerons du ciel” di Marc Paitier e “The History of Rioja Wine” di Ludger Mees il premio per la categoria “Monographs and Specialised Studies”, con una menzione speciale per “Fazer a paisagem no Alto Douro Vinhateiro, desafios de um território” di Natália Fauvrelle; a “Improving Sustainable Viticulture and Winemaking Practices” di J. Miguel Costa, Sofia Catarino, Jose M. Escalona, Piergiorgio Comuzzo la menzione per la categoria “Sustainable Vitiviniculture”.
Infine, a “La industria vitivinícola mexicana en el Siglo XXI - retos económicos ambientales y sociales” di Ariel Vázquez Elorza, Norma Consuelo Borrego Pérez, Adolfo Federico Herrera García ed Ever Sánchez Osorio la menzione per la categoria “Symposia Proceedings”, ai tomi 1 e 2 dell’opera “Petit précis de viticulture”, curata da Jean-Luc Berger, la menzione per la categoria “Textbook”, e a “Les Grands Arrêts du droit vitivinicole” di Théodore Georgopoulos il premio per la categoria “Vitivinicultural Law”.
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