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“Ok accordo a Bruxelles tra Ministri dell’Agricoltura Ue, accolte molte nostre proposte, con via libera all’ammasso privato di formaggi, burro, latte in polvere e carni suine. Ma la battaglia più grande è l’origine in etichetta”: così Coldiretti

“L’accordo raggiunto a Bruxelles dai Ministri agricoli accoglie molte nostre proposte con il via libera all’ammasso privato per i formaggi, il burro e il latte in polvere e le carni suine, in particolare i prosciutti, e lo stanziamento di 500 milioni di euro di risorse aggiuntive per gli allevamenti che si potranno aggiungere alle misure nazionali”. Così il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare l’intesa raggiunta dal Consiglio straordinario dei Ministri dell’Agricoltura Ue, i cui contenuti sono stati resi noti personalmente dal Ministro italiano delle Politiche agricole Maurizio Martina davanti alle migliaia di agricoltori della Coldiretti al valico del Brennero, dove vengono verificati i contenuti dei camion per scoprire i prodotti stranieri sfacciatamente “spacciati” per italiani.
“Un risultato importante - continua Moncalvo - anche perché entro una settimana le misure annunciate diventeranno realtà, peraltro lasciando la possibilità agli Stati membri di scegliere le modalità migliori per aiutare gli allevamenti in difficoltà, dal latte alla carne. È chiaro comunque che la madre di tutte le battaglia - continua Moncalvo - resta l’indicazione dell’origine in etichetta per tutti i prodotti alimentari sulla quale si stanno realizzando importanti convergenze tra i diversi paesi dell’Unione”.
“Nell’attuazione dei provvedimenti - aggiunge il vicepresidente di Coldiretti, Ettore Prandini - dovrà essere ribadita con forza la possibilità che quei settori sino ad oggi esclusi dai finanziamenti europei della Politica Agricola Comune possano essere finanziati, a partire dal comparto suinicolo, sia con l’accoppiamento dei titoli per il primo pilastro sia nel secondo pilastro con i Piani di sviluppo rurale (Psr). Ma occorre anche consentire la ristrutturazione del debito delle aziende agricole nel medio e lungo periodo”.

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