Il pecorino più grande del mondo sarà presente dal 21 al 23 ottobre a Verona alle Olimpiadi dei Formaggi di Montagna: si tratta di forme di pecorino, prodotte dall' azienda agricola Caggiano Summo di Forenza (Potenza), che possono pesare fino a 60 chilogrammi. Il pecorino di Forenza è solo una delle tante curiosità in concorso alla rassegna promossa da Caseus Montanus, centro internazionale di ricerca per la valorizzazione dei prodotti lattiero-caseari di montagna che ha sede ad Aosta.
Sono oltre 1.000 i formaggi, provenienti da 25 Stati, iscritti alla alla più importante vetrina mondiale dei prodotti caseari realizzati con latte proveniente da oltre 600 metri d'altitudine che saranno classificati, da una giuria mondiale, coordinata dall'Onaf, secondo il tipo di latte, il metodo di produzione e di affinatura.
Alla rassegna, organizzata dal Consorzio Formaggio Monte Veronese Dop con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con la Regione Veneto e la Provincia di Verona, sono presenti curiosità e prodotti davvero "introvabili".
Alcuni sono al limite della leggenda. C'è il cacio più alto del mondo che arriva nientemeno che dall'Ecuador e viene realizzato a 3800 mila metri di altitudine dal Caseificio Salinas, della città omonima, nato attraverso un progetto di cooperazione internazionale tra Italia ed Ecuador che ha coinvolto i campesinos di quel territorio, per agevolarne lo sviluppo. E poi il formaggio-Panettone prodotto in una zona a nord del Piemonte si produce il formaggio degli Occitani (delle Valli Occitane in Piemonte), un formaggio a pasta rotta rimpastata (tipo Castelmagno), fatto a latte crudo, che rispecchia questo territorio poco noto di origine italo-francese.
E' un formaggio curioso nella forma - assomiglia al panettone natalizio - e sconosciuto o quasi al pubblico, visto che viene fatto da montanari che si dedicano in modo esclusivo a questa attività e non l'hanno mai "promosso" sui mercati, anche per le quantità limitate. C' è poi la mozzarella di montagna.
"E' davvero una specialità che arriva dal lontano Kazakistan, dove un frate francescano di Monza ha aperto un anno fa ad Almata all' altitudine di 900 metri sul mare un caseificio per aiutare un orfanotrofio, spiega Gerardo Beneyton, presidente di Caseus Montanus. Questa speciale mozzarella nasce in un ambiente collinare, tra i monti Alatau che arrivano fino a 4950 metri da una parte e dall'altra la steppa che prosegue fino alla Siberia.
In Piazza Bra, a Verona, in attesa dell' inaugurazione, è in fase di completamento la realizzazione del Villaggio Olimpico costituito da una settantina di chalet dove i produttori presentano "vere e proprie perle dell'arte casearia mondiale".
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