L’olio d’oliva ambasciatore di pace tra Israele e Palestina: un arabo druso, Muhammad Amir, con azienda olivicola in Galilea, ha rappresentato Israele al Salone internazionale dell'Olio (che si è chiuso ieri a Verona). Il suo olio della “terra santa”, ottenuto da olivi millenari che risalgono all’epoca di Cristo, coltivati nei territori di Nazareth e di Gerusalemme, è riuscito a mettere d’accordo tutti: ebrei, musulmani e cristiani. Certificato “kasher”, cioé prodotto secondo i dettami della fede ebraica, prevede la raccolta manuale delle olive, che poi vengono lavorate con tecnologia italiana. E’ interamente biologico ed apprezzato da tutti i popoli che risiedono in quella terra martoriata. “I miei clienti - ha raccontato Amir - appartengono a tutte le confessioni religiose, ma in maggioranza sono ebrei. La mia presenza in Italia ha suscitato una grande sorpresa soprattutto tra turchi,giordani e siriani, ma anche tra statunitensi ed inglesi, colpiti dalla scelta della Camera di Commercio di Israele di inviare un arabo come proprio rappresentante”.
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