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OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA: CONFAGRICOLTURA, BEN VENGA IL MARCHIO “ALTA QUALITA’”: E OLDIRETTI: “2 ITALIANI SU 3 PIU’ GARANTITI DAL MARCHIO AGRICOLTORI”

“Un’azione volta a rafforzare il coordinamento di filiera per creare valore e rendere più competitivo il nostro sistema Paese è quanto di più auspicabile e urgente per il settore olivicolo italiano”. Cos’ commneta il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni all’iniziativa del Consorzio di garanzia dell’olio extravergine d’oliva di qualità tesa al riconoscimento del marchio “Alta Qualità”.
“La pressione competitiva sui mercati finali è ormai talmente aspra da rendere indispensabili alleanze strategiche tra gli operatori della filiera - ha detto il presidente Vecchioni - superando le sterili e controproducenti divisioni che finiscono per fare il gioco dei nostri avversari”.
Ben venga, pertanto, a parere di Confagricoltura, il riconoscimento di “Alta Qualità” per difendere l’olio extra vergine italiano, soprattutto quando a richiederlo è una struttura di filiera integrata come il Consorzio di garanzia dell’olio extravergine di Qualità, dove la collaborazione tra produttori e grandi marche può assicurare un impatto significativo ed efficace sul mercato mondiale.

Focus - Coldiretti: 2 italiani su 3 più garantiti dal marchio degli agricoltori. L’extravergine “100 % qualità italiana” è prima filiera olivicola tutta italiana
Quasi due italiani su tre (65%) si sentono più garantiti sulla qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari da un marchio degli agricoltori italiani rispetto ad uno industriale (13%) o della distribuzione commerciale (8%). Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, sull’indagine Coldiretti/Swg, e nell’esprimere il suo ok all’arrivo sul mercato, grazie all’Unaprol, dell’olio extravergine di oliva “100 % qualità italiana”.
Si tratta del risultato - sottolinea la Coldiretti - della prima filiera olivicola tutta italiana firmata dagli stessi imprenditori che sarà disponibile attraverso la più estesa rete commerciale nazionale gestita dagli agricoltori che coinvolge i mercati di campagna amica, i punti di vendita delle cooperative, i consorzi agrari, gli agriturismi ma interesserà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione commerciale che intenderà partecipare al progetto della Coldiretti.
La credibilità conquistata dagli agricoltori italiani nel garantire la qualità delle produzione è - sostiene Marini - un patrimonio da difendere nei confronti del commercio di troppo olio solo incartato di “italianità” di cui non si capisce da viene e di cosa è fatto ma che sta mettendo a rischio l’intero Made in Italy.
L’olio 100 % qualità italiana rappresenta una concreto tassello per accelerare il nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana per arrivare ad offrire ai cittadini nei diversi settori prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli agricoltori. Una legittima reazione a quelli che rappresentano i due furti ai quali è sottoposta giornalmente la nostra agricoltura che subisce da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come Italiano, e dall’altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli a causa di uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare.

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