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OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: AUMENTA L'EXPORT DELL'ITALIA. MA LA BILANCIA E' NEGATIVA PER 130 MILIONI DI EURO

Ha chiuso con un deficit di 130 milioni di euro la bilancia commerciale 2001 dell'olio d'oliva, mercato che registra però in Italia un aumento di prezzi, domanda e consumi per quanto riguarda l'olio extravergine di qualità. Il profilo della campagna olivicola 2000/2001 emerge dal rapporto dell'Osservatorio economico dell'Unaprol (Unione nazionale tra le associazioni dei produttori) presentato al Salone dell'Olio Extravergine (Sol).

Il mercato, per le importazioni, ha registrato per gli oli
d'oliva vergini un aumento di quelle spagnole (57%) e un calo di quelle greche (31%). Le esportazioni hanno invece superato le 178.000 tonnellate con un aumento, rispetto ai valori dell'anno precedente del 14% in volume e del 4% in valore. In totale l'export segna un positivo 6,7% rispetto alla campagna precedente. Cresce la domanda di oli a Dop: sono 25 quelli italiani a fregiarsi del riconoscimento comunitario. Dai 12.000 quintali certificati nella campagna 1998/99 si è passati agli oltre 35.000 dell'ultima.

La domanda del prodotto italiano sul mercato
mondiale è in aumento ma "per difendere l'origine del nostro olio - ha osservato Nicola Ruggiero, presidente Unaprol - e sconfiggere il falso made in Italy c'e bisogno di un nuovo sistema di controllo delle quantità e delle qualità di tutto l'olio prodotto nel mondo".

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