OLIO, PREZZI IN CADUTA LIBERA

Il prezzo dell’olio d’oliva italiano è in caduta libera, tanto da mettere a repentaglio la solidità di centinaia di aziende. Lo sostiene l’Unaprol, la più grande organizzazione di produttori del settore, secondo la quale il prezzo starebbe raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi 35 anni.
Della preoccupante vicenda si sta occupando il Ministro delle Politiche Agricole, Alfonso Pecoraro Scanio, che, di recente, ha messo in guardia gli oleifici italiani da parte dei concorrenti spagnoli, ottenendo dal parigrado iberico Miguel Canete l’assicurazione di un intervento governativo in caso di eccessiva riduzione del prezzo dell’olio a svantaggio delle imprese italiane. Una presa di posizione forte, ma che non è piaciuta ai produttori nostrani: “si tratta di un’interpretazione riduttiva e fuorviante”, ha replicato al Ministro il presidente di Unaprol, Nicola Ruggiero. “Il problema risiede nel generale crollo dei prezzi in Italia, Spagna e Grecia. Quello che non va, piuttosto, è l’Ocm, il sistema di aiuti comunitari. Non esiste una griglia di protezione ai prezzi, e gli aiuti dell’Unione Europea sono inferiori a quanto si perde, di fatto, sui mercati”.