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Onu, allarme carestia imminente per 41 milioni di persone. Nel mirino guerre, economia e clima

Coldiretti: “allarme nell’ottavo anno più caldo mai registrato. Da tropicalizzazione danni all’agricoltura italiana per 14 miliardi di euro”
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Onu, allarme carestia imminente per 41 milioni di persone. Nel mirino guerre, economia e clima

Così come la parola “pandemia”, almeno in Occidente, sembra regalata ad un passato lontano, ed invece si è mostrata attualissima in modo tragico, lo stesso potrebbe dirsi del termine “carestia”. Dramma che già oggi tocca alcuni Paesi, e che potrebbe diventare un problema per oltre 40 milioni di persone nel mondo. Allarme che arriva dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, che sollecita Governi e società civile a mettere in campo “finanziamenti urgenti per evitare una catastrofe, e senza accesso alle famiglie tagliate fuori dai conflitti”. Nel mirino, dunque, ci sono le guerre, e le crisi economiche innescate dal Covid. Ma non va dimenticato neanche l’aspetto legato al climate change. “L’allarme dell’Onu arriva in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo”. A dirlo Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi cinque mesi del 2021 del Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.
“La situazione - sottolinea la Coldiretti - è preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi cinque mesi dell’anno. Ma nel 2021 - continua l’organizzazione agricola - si è verificato lungo la Penisola fino ad ora anche un evento estremo al giorno tra bombe d’acqua, trombe d’aria, gelo, fulmini e violente grandinate secondo la banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). Con il cambiamento climatico si evidenzia una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
Il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana tra siccità ed alluvioni oltre 14 miliardi di euro in un decennio
, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne a conferma che il cambiamento del clima ha “impatti irreversibili sui sistemi umani” secondo la bozza del rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) dell’Onu. L’agricoltura - conclude la Coldiretti - è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.

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