OPA DI LACTALIS SU PARMALAT, BERLUSCONI RASSICURA, MA L’OPPOSIZIONE REPLICA: È LA CAPORETTO DEL LATTE ITALIANO. ENRICO LETTA: “I PRODUTTORI ONESTI SARANNO PENALIZZATI, PERCHÉ LA FRANCIA SARÀ PROPRIETARIA DEL LATTE ITALIANO”

Non c’è legge antiscalata che tenga ma, soprattutto, non c’è alcuna cordata italiana a rilevare Parmalat. O meglio, c’è ma non si vede. Già, perché nella più classica esibizione della proverbiale lentezza e farraginosità italiana, la fatidica cordata stenta a prendere forma e a muoversi. Così, mentre i nostri vanno piano e poco lontano, Lactalis spinge sull’acceleratore e lancia l’Opa (offerta pubblica di acquisto) per acquisire il 100% del gruppo di Collecchio. Il Premier italiano si è affrettato, ieri, a definire “non ostile” l’Opa francese, auspicando un equilibrio tra i transalpini e imprese del Belpaese, così da formare grandi gruppi franco-italiani. Di tutt’altro avviso l’opposizione che, con Enrico Letta, parla di “Caporetto italiana del latte”. “Dopo i grandi proclami di difesa della Parmalat, dopo aver addirittura approvato un decreto legge - prosegue il vicesegretario del Pd - a difesa dell’italianità dell’azienda, dopo averne fatto una campagna di mobilitazione pubblica, la sconfitta di ieri appare ancora più bruciante per il governo e per l’Italia. L’azienda francese ha dato una lezione di tempismo ed efficienza che fa subire all’Italia e al suo governo una delle peggiori sconfitte. In particolare, sono colpiti due volte i produttori di latte onesti della pianura padana, prima traditi dalla Lega che, con l’emendamento quote latte, ha premiato coloro che avevano truffato l’Europa, e poi colpiti dalla Caporetto di ieri, che fa della Francia la vera proprietaria del latte italiano. Forse, anziché di cambiare tre ministri dell’Agricoltura in un anno, il Governo - conclude - avrebbe fatto bene a chiudere definitivamente quel Ministero visto l’esito della vicenda”. Questa la reazione, nonostante le dichiarazioni di ieri dei responsabili di Lactalis, che indicavano, come progetto aziendale, quello di portare Pamalat a punto di riferimento mondiale nel latte confezionato, mantenendo l’italianità dell’azienda.