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IL PROGRAMMA

Origin Italia, il nuovo Consiglio a lavoro su contraffazione, dazi, riforme Ue e tutela di Dop e Igp

Piano strategico per il triennio 2024-2026, il presidente Cesare Baldrighi: “fondamentale lavorare in sinergia con le istituzioni e i Consorzi”

Contrastare la contraffazione, arginare i dazi, collaborare alle riforme europee e proteggere i marchi italiani Dop Igp. Sono queste le sfide che Origin Italia - l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta 81 consorzi di tutela, un’associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane - si è prefissata in occasione dell’insediamento del primo Consiglio Direttivo e del Comitato Strategico nel quale è stato individuato il piano strategico per il triennio 2024-2026.
La stessa Origin Italia ha definito il programma “intenso e ambizioso”, sottolineando l’importanza di “agire uniti e compatti a livello nazionale, europeo e internazionale per rafforzare il settore delle Indicazioni Geografiche”. L’organizzazione ha evidenziato la necessità di potenziare lo sviluppo del Sistema Ig a livello mondiale e di operare congiuntamente con Origin Mondo e Origin Europa per contrastare la contraffazione e arginare il pericolo dei dazi. In ambito europeo, l’Associazione mira inoltre a consolidare il suo ruolo nell’applicazione del nuovo Regolamento 1143/2024 (il testo unico europeo che riunisce vini, bevande alcoliche e prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, ndr) e delle altre riforme legislative in atto, tra cui quella dell’etichettatura e il Nutriscore, garantendo una maggiore presenza del tema Ig negli accordi bilaterali.
A livello nazionale sono state ribadite le sfide per il comparto: tra queste, l’attenzione alla proliferazione dei marchi locali e il controllo a 360 gradi sulla promozione delle Dop Igp da parte di soggetti esterni ai Consorzi di tutela e sull’utilizzo di richiami geografici sui prodotti del Sistema di Qualità Nazionale. “Nei prossimi tre anni - dice Origin Italia - si punterà molto sull’implementazione della formazione specifica del settore e del progetto di sostenibilità Fao che mira all’adozione di un modello condiviso per le Ig italiane entro il 2030”.
In occasione del Consiglio, Cesare Baldrighi è stato riconfermato alla presidenza, affiancato dai vicepresidenti Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, e Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano Dop e presidente internazionale di Origin. “In questo momento in cui il settore Dop Igp ha raggiunto una centralità politica ed economica significativa - ha detto Baldrighi - è fondamentale assumersi una grande responsabilità e lavorare in sinergia con le istituzioni e con tutti i presidenti dei Consorzi di Tutela nei territori per rafforzare il sistema”.
Il Consiglio Direttivo ha inoltre nominato i nuovi membri aggiuntivi del Comitato Strategico, che sono Antonio Auricchio per Afidop, Nicola Bertinelli, Gianni Maoddi e Paolo Zanetti per la filiera formaggi, Nicola Martelli, Alessandro Utini e Attilio Fontana per la filiera prodotti a base di carne, Mariangela Grosoli per la filiera aceti, Carlo Siffredi, Mario Terrasi e Gionni Pruneti per la filiera oli e grassi, Georg Kössler, Angelo Amato, Salvatore Fortunato e Gerardo Diana per la filiera ortofrutticoli e cereali, Battista Cualbu e Stefano Mengoli per la filiera carne fresca e Cesare Mazzetti per Fondazione Qualivita. Tra gli altri adempimenti, il Consiglio ha nominato anche i membri che prenderanno parte ai comitati interni dell’Associazione, ovvero il Comitato Legale coordinato da Federico Desimoni, il Comitato Oli coordinato da Giorgio Lazzaretti e il Comitato Prodotti a base di Carne coordinato da Mario Cichetti. Infine, due nuovi Consorzi entrano a far parte dell’Associazione: il Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto e il Consorzio di Tutela Olio Dop Brisighella.

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