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ORNELLAIA, MASSETO (FRESCOBALDI), TIGNANELLO (ANTINORI) E AMARONE (ALLEGRINI) GUIDANO L’ASCESA DEL MADE IN ITALY A HONG KONG: ALL’ASTA DI CHRISTIE’S (25 NOVEMBRE) ITALIA TOP, FRANCIA “FLOP”. LOTTO TOP, I SODI DI S. NICCOLÒ (CASTELLARE DI CASTELLINA)

E’ un’ascesa, ormai, quella dei vini italiani nella nuova capitale mondiale delle vendite enologiche all’incanto: i grandi vini made in Italy spopolano ad Hong Kong all’asta di Christie’s e battono i blasonati cugini francesi. A farla da padrone soprattutto i vini toscani del Comitato Grandi Cru d’Italia: il 25 novembre ad Hong Kong l’ultima asta di “fine and rare wines” ha confermato il trend
delle aste precedenti, con i vini francesi in netto calo (a partire da Château Lafite a Château Margaux a Haut-Brion) e in parte rimasti clamorosamente invenduti, e al contrario un buon numero di vini italiani, finora quasi ignorati dai cinesi, che sono stati venduti a prezzi molto più alti di quelli della valutazione di base d’asta. Tra questi si sono distinti il lotto di 18 bottiglie di Ornellaia 1997 della famiglia Frescobaldi, che aveva una valutazione d’asta fra i 20 e i 26.000 dollari di HK (1.922-2.499 euro) e che è stato aggiudicato a 30.000 dollari di HK (2.883 euro). Sei bottiglie di Masseto della vendemmia 2006 e 2007, sempre dei Frescobaldi, con un valore d’asta fra i 20 e i 26.000 dollari di Hong Kong sono state aggiudicate a 28.000 dollari di HK. Il lotto di Tignanello di Antinori, composto da 30 bottiglie delle vendemmie 1997, 2000, 2001 e 2005, con un valore massimo d’asta di 20.000 dollari di HK (1922 euro) è stato aggiudicato a 24.000 dollari. Bene anche i vini piemontesi e veneti, in particolare l’Amarone Classico di Allegrini, 12 bottiglie del 2001, che sono state aggiudicate a 9.000 dollari di HK (856 euro). La performance migliore è stata tuttavia quella di un altro vino toscano anch’esso parte del Comitato Grandi Cru d’Italia, I Sodi di S. Niccolò di Castellare di Castellina: le 12 bottiglie dell’annata 2006 che Christie’s aveva messo in catalogo a un valore fra 4.000 e 6.000 dollari di HK è stato aggiudicato a 36.000 dollari (3.460 euro).

Dopo l’incasso record per la prima asta di vini 100% made in Italy a Hong Kong organizzata da Gelardini & Romani Wine Auction, la prima casa d’aste italiana specializzata in vino - oltre 300.000 euro per “miti” come Giacomo Conterno, Barolo Monfortino, Tenuta dell’Ornellaia, Masseto, Gaja, Barbaresco e Sperss, Biondi Santi, Brunello di Montalcino, Tua Rita, Redigaffi, Tenuta San Guido, Sassicaia, Antinori, Tignanello - di scena il 19 novembre e il cui eco non si è ancora spento, l’Italia del vino mette a segno un altro grande successo in quella che è considerata la nuova capitale mondiale delle vendite all’incanto e, soprattutto, la porta d’accesso agli importanti mercati asiatici, dove i cugini d’Oltralpe dominano incontrastati: all’asta battuta da Christie’s, però, i vini francesi sono stati aggiudicati spesso al prezzo minimo d’asta e in molti casi, nonostante il ribasso, non sono stati nemmeno aggiudicati.

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