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Otto mani per una cucina unica: quattro giovani chef (Sabina Joksimovic, Andrea Asoli, Michelangelo D’Oria e Serena Baiano) ad interpretare le ricette ed i sapori della Venezia Nativa a Venissa, tenuta della famiglia Bisol, a Mazzorbo Burano

Non Solo Vino
Quattro cuochi per una cucina unica: Sabina Joksimovic, Serena Baiano, Andrea Asoli e Michelangelo D’Oria, in Venissa

Otto mani per una cucina unica e una sinfonia di sapori decisamente suggestiva: saranno quattro giovani chef (Sabina Joksimovic, Andrea Asoli, Michelangelo D’Oria e Serena Baiano) a dare una nuova interpretazione delle ricette della Venezia Nativa a Venissa, la tenuta dalla famiglia Bisol a Mazzorbo Burano, nella laguna veneta, dove è stata recuperato l’antico vitigno “Dorona”, l’uva dei dogi, e dove è nato un progetto di accoglienza enoturistica e culturale di alto livello.
Nata da un’intuizione di Gianluca Bisol Venissa, in pochi anni, si è affermata come punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. Il ristorante, affidato alle mani di due fantastiche interpreti, prima Paola Budel e poi Antonia Klugmann, che in Venissa hanno trovato la loro consacrazione, compie così un’ulteriore tappa di avvicinamento al sogno di Gianluca, diventando il trampolino per giovani chef che provengono da importanti ristoranti stellati e che entrano a far parte di un circolo per la valorizzazione delle ricette tradizionali veneziane, elaborate in chiave contemporanea. La ricerca sulla cucina domestica lagunare è, infatti, la base su cui lavorano i quattro chef di Venissa, che nella stagione si confronteranno con i grandi maestri della cucina italiana. Per Matteo Bisol, che a 27 anni coordina il progetto Venissa, “il bello del Ristorante Venissa è il fatto di avere sempre chef diversi che interpretano gli eccezionali ingredienti della laguna in base alla sensibilità e alle esperienze di ognuno”.
Il debutto della nuova “brigata” di cucina di Venissa, davvero originale in quanto fatta da quattro chef (quindi, otto mani), è fissato per il 18 aprile: Sabina Joksimovic, appassionata di erbe aromatica, e in arrivo dal Ristorante La Taverna di Colloredo, si occuperà degli antipasti; Andrea Asoli, esperto di farine e proveniente dal Ristorante Met di Venezia sarà ai primi; i secondi piatti saranno curati da Michelangelo D’Oria, già a Venissa dal 2014, con la mission di valorizzare il gusto del pesce; i dessert, infine, sono affidati a Serena Baiano, in arrivo dal Ristorante La Peca di Lonigo, che si cimenterà nella sfida dei “dolci non dolci”.
Il tutto, seguendo le regole del “Codice Venissa”:
1) conoscenza e passione guidano il nostro lavoro;
2) ogni ricetta della cucina lagunare va compresa e rispettata;
3) rispettiamo la materia prima ed esaltiamo le sue peculiarità;
4) l’estetica non deve mortificare il gusto ma essere elemento di esaltazione dello stesso;
5) privilegiamo il prodotto locale, guardandoci attorno troveremo un mondo che non ha bisogno di sguardi lontani;
6) il nostro futuro dipende dalle azioni del nostro presente;
7) la conoscenza dei nostri anziani è un patrimonio fondamentale;
8) la terra ed il mare sono la nostra vita.
Info: http://venissa.it/

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