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PAESAGGIO TI AMO, MA TI TRASCURO. IN 20 ANNI L’ITALIA HA PERSO 1,8 MILIONI DI ETTARI DI TERRENO. È L’ALLARME DI AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA). SE NE PARLA AL FORUM NAZIONALE DELL’AGRITURISMO (30 NOVEMBRE - 2 DICEMBRE) A RIOMAGGIORE (LA SPEZIA)

Paesaggio rurale: ecco una delle risorse più importanti del Belpaese, da dove nascono le produzioni enogastronomiche d’eccellenza che ci fanno conoscere in tutto il mondo, e grazie al quale, insieme all’immenso patrimonio artistico disseminato in tutta Italia, attiriamo turisti da ogni angolo del pianeta. Eppure, in una sorta di sindrome nazionale di tafazzismo, ce lo lasciamo sfuggire di mano come se niente fosse. Secondo Agriturist, dati Istat, in 20 anni sono stati sottratti all’agricoltura e al paesaggio 1,8 milioni di ettari, con danni anche al turismo, e in particolare all’agriturismo, che, ha sottolineato il presidente di Agriturist (Confagricoltura), Vittoria Brancaccio, “ha compiuto una straordinaria opera di restauro e conservazione del paesaggio, recuperando non meno di 30.000 antichi edifici rurali, e attraendo in zone di campagna mai toccate prima dal turismo, ospiti, investimenti e occupazione”. Un patrimonio spesso distrutto da modelli di sviluppo di breve respiro. È questo il tema del Forum Nazionale dell’Agriturismo, dal 30 novembre al 2 dicembre, a Riomaggiore (La Spezia). A rischio non è solo l’economia di un settore, ma anche la storia e la cultura che i territori e i paesaggi conservano.

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