La Sicilia in testa con un consumo annuo per famiglia di 94 kg, seguita dalla Campania con 86; in fondo alla graduatoria la Lombardia e l' Emilia Romagna con consumi domestici di 53 kg, poco più in alto il Piemonte con
58: sono questi alcuni dei dati che si ricavano dall'indagine sul mercato del pane fresco, commissionata da RiminiFiera ad ACNielsen, nell' ambito del Sigep (Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianale), su un campione di 16.000 consumatori al di sopra dei 14 anni. Il pane resta un alimento molto radicato nelle abitudini delle famiglie italiane (il 90% della popolazione lo consuma, anche più volte al giorno); il 92% lo acquista sfuso, il 25% confezionato, mentre 76 famiglie su 100 lo acquistano almeno 30 volte al mese. I luoghi di acquisto prevalente sono i supermercati (77%) e le panetterie (60%). Come per altri prodotti o categorie merceologiche anche il pane in questi anni è stato spinto ad un processo di innovazione che è andato in parellelo all' estensione dei punti vendita (ipermercati) e alla proliferazione sul piano industriale di sostituti. Si sono così moltiplicate le varianti (dal pane al mais, alle noci, arabo, alle olive, alla cipolla, solo per fare alcuni esempi) e si è dato più spazio ai pani "regionali". Il momento di consumo prioritario è ovviamente quello dei
pasti principali (90,4%), ma c'é un' area consistente fuori dai pasti (30,5%) mentre resta minoriataria la percentuale (17,4%) che lo mangia a colazione. Il gradimento maggiore il pane fresco lo ottiene nella fascia dei consumatori fra 35 e 64 anni, mentre i giovani sembrano più interessati anche ai suoi sostituti sia industriali che artigianali.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024