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PANORAMA

Vino: i produttori che conquistano il mercato Usa. Battuti i francesi, i nostri Pinot e Chianti sono i più amati negli Stati Uniti, nonostante l’euro forte. Ma ora incombono nuovi concorrenti Libiam nei calici americani, ma occhio agli australiani ... Anche il 2004 è stato un anno d’oro per il vino italiano in America: nei primi 11 mesi, le esportazioni negli Usa si sono attestate sui 777 milioni di dollari, surclassando la concorrenza francese. Le bottiglie "made in Italy" si confermano leader sul mercato statunitense, sebbene l’effetto euro abbia molto abbassato i margini di guadagno dei produttori. Aumenta però la pressione dei vini australiani che lo scorso anno hanno superato i francesi: concorrenti temibili specie per il largo consumo, nella fascia di prezzo sotto i 10 dollari a bottiglia. “Il vino australiano ha un buon profilo qualità/prezzo e, spesso, un gusto più dolce e adatto al palato americano” spiega Enrico Viglierchio, direttore generale della Castello Banfi, azienda creata dal gruppo americano Mariani, che fattura 20 milioni di euro (il 35% del totale) negli Usa. “Noi vendiamo circa 360 mila bottiglie di Brunello sul mercato americano, il prezzo medio sullo scaffale è 50 dollari” aggiunge.

Non tutti, però, vendono bottiglie così care: gli italiani sono presenti in America in tutte le fasce di mercato, dai 5 dollari in su. Gianni Zonin, presidente dell’omonimo gruppo, che ha in America il primo mercato estero, annuncia: “Nel 2005 esporteremo negli Usa circa 10 milioni di dollari”. In aumento anche le vendite della Ruffino, che sul mercato statunitense vende 7,2 milioni di bottiglie (il 45 per cento della produzione) con prezzi dai 10 dollari in su e il leader Riserva Ducale, tra i Chianti di qualità più venduti negli Stati Uniti, sopra i 30 dollari.

Ora l’ultima moda è il Pinot nero lanciato dal film "Le vie del vino" di Wes Anderson, grande successo nelle sale americane. Ma il vero fenomeno è il Pinot grigio: il vino importato più venduto in America. Un successo iniziato da Santa Margherita (leader nei ristoranti Usa, per il non anno consecutivo, secondo Wine & Spirits) e proseguito da altre cantine come le trentine Mezzocorona e Cavit, che produce anche il colosso californiano Gallo Winery con i marchi Bella Sera ed ecco Domani.

“Il nostro Pinot grigio è il vino importato in Usa più venduto nel segmento de luxe, con un prezzo medio di 18 dollari a bottiglia dice Ettore Nicoletto, direttore commerciale della Santa Margherita. Che nel 2004 ha aumentato i volumi del 2,5 per cento sul mercato americano arrivando a 6 milioni 7209 mila bottiglie vendute.

“Ma negli Usa un buon fatturato lo fanno, oltre ai grandi marchi, le griffe dell’Italia del vino, come Antinori, Gaja o Biondi Santi” aggiunge Alessandro Regoli del sito www.winenews.it.

I maggiori esportatori

Cantine riunite vende negli Usa circa 30 milioni di bottiglie all’anno. Tra gli altri big, in termini di volumi, Cavit, Gruppo italiano vini, Bolla e la Cantine sociali Citra e di Casarsa. Nel segmento alto del mercato i maggiori esportatori sono, secondo www.winenews.it, Castello Banfi, Folonari, Santa Margherita, Ruffino, Mezzacorona, Zonin e Frescobaldi.

Chi vende più bottiglie negli States ...

L'import di vino in Usa: dal 2001 l'Italia batte la Francia e viaggia verso gli 800 milioni di dollari all'anno. Nel 2004 i francesi sono stati superati anche dagli australiani. Elaborazione di WineNews.it su dati Italian Wine & Food Institute.

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