”Puntare sulla qualità e distintività delle nostre produzioni, non potendo certo competere dal punto di vista dei prezzi con i Paesi Terzi”. Si è aperto con l’intervento di Paolo De Castro, presidente della Fondazione Qualivita, il primo forum europeo sulla qualità alimentare, a Siena (Borgo La Bagnaia). L’appuntamento, che nei due giorni vedrà la presenza, fra gli altri, del Commissario europeo all’agricoltura Franz Fischler e del Ministro per le politiche agricole e forestali Gianni Alemanno, è organizzato dalla Fondazione Qualivita, in collaborazione con Provincia, Comune e Camera di Commercio di Siena, Regione Toscana, Ministero per le politiche agricole e forestali e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Due giorni per fare il punto sul futuro delle Dop e Igp italiane ed europee. Italia che con 136 denominazioni, e 12 già pubblicate in Gazzetta Ufficiale, è il Paese leader (segue la Francia con 133 prodotti), per un paniere “made in Italy” da 7,8 miliardi di euro con una produzione agricola diretta di circa 3,1 miliardi di euro pari al 7 per cento del totale nazionale.
“Ancora oggi però - ha sottolinea Paolo De Castro - esiste una larga fascia di consumatori che non conosce il significato dei loghi Dop e Igp, e fatto più grave, non conosce le peculiarità distintive che stanno dietro a tali sigle e in particolare ai prodotti che possono fregiarsi di questi marchi. Questo in un momento storico per l’agricoltura europea: da un lato - prosegue - abbiamo infatti una riforma della Politica Agricola Comune che, pur mantenendo stabilità degli aiuti dal settore almeno fino al 2013, costringe (attraverso il meccanismo del disaccoppiamento degli aiuti) le imprese a produrre con un occhio più attento al mercato. Dall’altro invece, per la progressiva liberalizzazione dei mercati e allo smaltimento delle barriere protezionistiche comunitarie, ci troviamo inseriti in un’arena concorrenziale in cui i competitor presenti ci costringono a confrontarci con prodotti simili ma più economici ed anche innovativi”.
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