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IL PRIMO MESSAGGIO

Papa Leone XIV alla Fao: “risorse investite in armi invece che per sradicare la fame nel mondo”

“Senza un’azione climatica decisa e coordinata, sarà impossibile garantire sistemi agroalimentari per nutrire una popolazione globale in crescita”
CAMBIAMENTO CLIMATICO, FAME NEL MONDO, FAO, PAPA LEONE XIV, Non Solo Vino
Papa Leone XIV

“In questo momento stiamo assistendo all’enorme polarizzazione delle relazioni internazionali a causa delle crisi e dei conflitti in corso e le risorse finanziarie e tecnologie innovative vengono distolte dall’obiettivo di sradicare la povertà e la fame nel mondo per la produzione e il commercio di armi”. È il messaggio (il primo) consegnato da Papa Leone XIV alla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, che in questi giorni (fino al 4 luglio, ndr) è impegnata nella sessione n. 44 della Conferenza a Roma.
Rivolgendosi al dg, Qu Dongyu, e a tutti i partecipanti, il Pontefice incoraggia la Fao a continuare a “cercare risposte adeguate al problema dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione, che continua a rappresentare una delle maggiori sfide del nostro tempo”, spiegando che “la chiave per sconfiggere la fame sta più nel condividere, che nell’accumulare avidamente”. Leone XIV denuncia anche che, “sebbene la terra sia in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti gli esseri umani, e nonostante gli impegni internazionali per la sicurezza alimentare, è deplorevole che così tanti poveri del mondo continuino a non avere il pane quotidiano” e che, inoltre, in quest’epoca di conflitti, si assiste “desolati all’uso iniquo della fame come arma di guerra”. Gli agricoltori, sottolinea il Papa, “non possono vendere i loro prodotti in ambienti minacciati dalla violenza”, mentre “l’inflazione sale alle stelle e un gran numero di persone soccombe sotto il flagello della fame”, e mentre “i civili deperiscono per la miseria e i vertici politici s’ingrassano con la corruzione e l’impunità”.
Nel suo messaggio, un cenno anche al cambiamento climatico, di cui anche i sistemi alimentari sono responsabili: “l’ingiustizia sociale causata dalle catastrofi naturali e dalla perdita di biodiversità deve essere invertita per realizzare una giusta transizione ecologica che ponga al centro l’ambiente e le persone - ha detto Leone XIV - per proteggere gli ecosistemi e le comunità svantaggiate, dobbiamo mobilitare le risorse di governi, enti pubblici e privati, e organizzazioni nazionali e locali, affinché adottino strategie che diano priorità alla rigenerazione della biodiversità e alla ricchezza del suolo. Senza un’azione climatica decisa e coordinata, sarà impossibile garantire sistemi agroalimentari in grado di nutrire una popolazione globale in crescita”.
Un appello rilanciato anche da Coldiretti e Campagna Amica assieme alla World Farmers Market Coalition al mercato degli agricoltori di Union Square a New York, nella Summer Fancy Food, una delle più importanti fiere di settore al mondo (di scena fino a domani, 1 luglio), diventata ormai non solo il luogo d’incontro degli agricoltori italiani e americani, ma anche il simbolo dell’alleanza di tutti i contadini del pianeta. La World Farmers Market Coalition, organizzazione senza scopo di lucro selezionata tra i dieci progetti di punta del Programma Food Coalition promosso dalla Fao, è stata fondata tre anni fa su iniziativa di Coldiretti e Campagna Amica e con la partecipazione iniziale di 7 associazioni presenti nei vari continenti, oggi è una rete che si è ampliata fino a includere oltre 70 organizzazioni rappresentative provenienti da 60 Paesi, coinvolgendo più di 20.000 mercati contadini, 200.000 famiglie agricole e raggiungendo circa 300 milioni di consumatori. La missione è rafforzare ulteriormente questa rete globale, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile sul piano economico, ambientale e sociale. Ciò avviene attraverso il sostegno all’agricoltura familiare, la valorizzazione dei prodotti locali, la filiera corta e l’autodeterminazione degli agricoltori, con un’attenzione particolare al ruolo delle donne e dei giovani. Tra le priorità dell’organizzazione figurano anche la tutela della biodiversità, la lotta ai cambiamenti climatici e il miglioramento dell’accesso al cibo nei Paesi più vulnerabili. Un impegno tanto più importante in considerazione della difficile situazione internazionale, tra guerre e conflitti commerciali che stanno minando alle fondamenta la sicurezza alimentare mondiale. Ma la Fancy Food è stata l’occasione anche per rilanciare “Food for Gaza”, l’iniziativa promossa dal Ministero degli Esteri, con la collaborazione dell’Onu, della Croce Rossa, della Mezzaluna Rossa e del World Food Program, che vede in prima fila Coldiretti e Filiera Italia per far fronte alla mancanza di prodotti alimentari e rispondere ai bisogni più immediati della popolazione palestinese.

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