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PAPPA REALE - COLDIRETTI: SERVE ETICHETTA ORIGINE

"Come già si fa per il miele è necessario estendere anche per la pappa reale l'obbligo di indicare sulle etichette il Paese di provenienza con l'obiettivo di facilitare i controlli": lo chiede la Coldiretti alla luce dell'allarme lanciato dall'Istituto zooprofilattico di Teramo e dell'Abruzzo, secondo il quale negli ultimi anni l'83% della pappa reale arrivata alle frontiere italiane è risultata essere contaminata da antibiotici.

L'allarme, ricorda l'organizzazione agricola, riguarda in particolare la presenza di cloramfenicolo, un antibiotico vietato in Europa e che sembra essere presente nella pappa reale proveniente dalla Cina, allo stato attuale primo produttore mondiale con oltre 1 milione di chilogrammi l'anno.

Tuttavia, sottolinea la Coldiretti, a partire dal 1 agosto del 2004 per effetto del Decreto Legislativo n. 179/2004, "la parola "Italia" deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale, mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell'Ue l'etichetta deve riportare l'indicazione "miscela di mieli originari della Ce".

Se invece, precisa, "proviene da Paesi extracomunitari deve essere presente la scritta "miscela di mieli non originari della Ce", mentre se si tratta di un mix va scritto "miscela di mieli originari e non originari della Ce". Si tratta insomma, viene spiegato, "di una norma a difesa dei consumatori e degli apicoltori, fortemente sostenuta dalla Coldiretti che deve essere estesa anche alla pappa reale per evitare che sia spacciato come nazionale prodotto importato". Quindi, conclude, di fronte alle emergenze sanitarie che si rincorrono servono misure strutturali con un sistema di etichettatura obbligatorio che indichi la provenienza e l'origine di tutti gli alimenti, come elemento di trasparenza per produttori e consumatori e a garanzia della sicurezza alimentare".

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