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PARTE IL PROGETTO PER LA TRACCIABILITA’ GENETICA DELLA CINTA SENESE. SARA’ REALIZZATO DA DUE AZIENDE SPIN-OFF DELL’UNIVERSITA’ DI SIENA

A meta’ degli anni Novanta il maiale di cinta senese era una razza in via di estinzione. Oggi, a distanza di 12 anni sono ottanta gli allevamenti nella provincia di Siena; questa razza ha dimostrato notevoli qualità, mentre il mercato ha manifestato grande apprezzamento per prodotti alimentari, che sono sempre più richiesti. Garantire l’autenticità di questi ultimi, rintracciandone la provenienza e la tracciabilità delle carni è ora l’obiettivo immediato di questo settore, che perciò si è rivolto alla ricerca.

L’Associazione Senese Allevatori, in collaborazione con la Provincia di Siena, ha recentemente finanziato infatti un progetto di genotipizzazione della razza suina cinta senese, di cui si occuperanno due aziende spin off dell’Università di Siena, SerGe e SienaBioGrafix. Il progetto sarà illustrato domani nella conferenza “Tracciabilità genetica della Cinta senese”, organizzata dalla stessa Associazione Senese Allevatori, dalla Provincia di Siena e dal Comune di Monteroni d’Arbia, alla quale parteciperanno, tra gli altri, Neri Niccolai, docente del Dipartimento di Biologia molecolare dell’Università di Siena e tutor accademico dello spin off SienaBioGrafix, Mauro Cresti, docente del Dipartimento di Scienze Ambientali dello ateneo senese e tutor accademico dello spin off SerGe, Rita Vignani del Dipartimento di Scienze Ambientali e vice presidente di questo spin off.
Il progetto prevede uno studio ampio sul Dna dei capi di bestiame, in modo da tracciare una mappatura genetica della razza di cinta, che renda inequivocabile l’origine del prodotto, a tutela dei consumatori ma anche degli stessi allevatori. Intanto i ricercatori degli spin off dell’Università di Siena hanno già annunciato novità dal punto di vista delle metodiche delle analisi sugli animali, che promettono di essere non invasive, di facile esecuzione, poco costose ed eseguibili su esemplari vivi. Il progetto, finanziato dall’Associazione Allevatori Senesi e dalla Provincia di Siena, mira a determinare una completa tracciabilità delle razza che, per sue caratteristiche, fornisce carni pregiate: la cinta viene allevata allo stato semibrado in un territorio poco contaminato.

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