Pasqua sotto il segno del risparmio e po’ meno dolce. Quest’anno più di un italiano su tre (il 35%) non acquisterà i dolci simbolo della festa, colombe e uova di cioccolato, mentre chi lo farà si orienterà decisamente verso i prodotti industriali venduti nelle catene della Gdo (il 43%) e solo il 22% opterà per “soluzioni” artigianali da pasticceria. A predire l’andamento degli acquisti dei dolci pasquali è la Cia-Agricoltori Italiani.
Più che alla gola, insomma, i consumatori guardano al portafoglio. Complice anche l’andamento dei prezzi al dettaglio, con aumenti medi dell’1-2%, soprattutto per le uova e le colombe di mentre restano stabili i listini di quelle senza “firma”. La conseguenza è un calo stimato dei consumi dei due prodotti tipici pasquali del 3%, ma compensato dal “boom” dei dolci fai da te (+14%) come la pastiera napoletana o la scarcella di Pasqua pugliese e la pizza cresciuta laziale.
Si consolida sempre di più, quindi, quel comportamento improntato al risparmio e alla riduzione degli sprechi già messo in atto dagli italiani negli anni di crisi: le uova di cioccolato si compreranno quasi esclusivamente ai bambini e le colombe saranno più un regalo per parenti e amici che un “must” per la tavola di casa. Complessivamente - secondo le stime Cia - si acquisteranno 30 milioni di uova di cioccolato e quasi 26 milioni di colombe pasquali, con un giro d’affari totale che non arriva a mezzo miliardo di euro.
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