La gita fuori porta è rimandata a Pasquetta: a Pasqua, l'85% degli italiani (48 milioni di persone) starà invece a casa con parenti ed amici, attorno ad una tavola imbandita con prodotti tipici e tradizionali (stime Coldiretti). Per riscoprire la tradizione ed assaggiare i prodotti i
prodotti tipici e di stagione, tre menù adatti ad ogni tipo di portafoglio (le proposte variano da un massimo di 30 euro ad un minimo di 16 a persona): uno per il Centro Italia, uno per il Nord e l'altro, ovviamente, per il Sud.
La ricetta, per il Nord, è stata suggerita dal presidente
dell'Insor (Istituto nazionale di economia agraria), Corrado Barberis, ed è dedicata a chi vuole spendere una cifra media intorno ai 30 euro a persona: l'antipasto prevede una Torta Pasqualina ligure con salami piemontesi e mocette, bresaole e violini delle Alpi; come primo piatto si serviranno, invece, maltagliati in brodo di gallina, seguiti da polpettine di agnello con erbe rosolate in rete di maiale servita insieme a patate fritte; per dessert, Pan de fighi del Friuli (strudel di fichi secchi, mandorle e nocciole) e l'immancabile l'uovo di Pasqua; per accompagnare i gustosi pasti, Barberis suggerisce il Franciacorta Pas Dosé Millesimato per l'antipasto, il Rosso del Conero per il primo, il Cabernet del Trentino per il secondo ed il Recioto di Soave o il Moscato Passito di Pantelleria per il dessert.
La seconda proposta, suggerita dalla principessa Orietta
Boncompagni Ludovisi, è in linea con la tradizione del Centro Italia (e richiede una spesa complessiva di 24 euro a persona): come antipasto, la crescia di pasqua marchigiana con mortadella di Campotosto, salame di Fabriano e prosciutto di Carpegna, il tutto servito con il Prosecco Doc: per primo una pillus (lasagna sarda di semola di grano duro) con carne, pomodoro, formaggio pecorino sardo fresco, accompagnata da un Carignano del Sulcis Doc; per il secondo, invece, il classico abbacchio romano scottadito con contorno di patate al forno e Chianti classico Riserva; per dolce, la Pastiera napoletana con ricotta romana e cedro candito di diamante e del Recioto di Soave o del Moscato Passito di Pantelleria.
La terza proposta è suggerita dall'enogastronomo
Federico Medici ed è diretta a chi vuole assicurarsi un menù curato in ogni minimo particolare, spendendo in media 16 euro a persona: il pranzo pasquale potrebbe iniziare con un antipasto a base di salsiccia di Cancellare, soppressata lucana, capocollo, pancetta piccante e scarcedda salata; come primo, un piatto di maccheroni al ferretto con sugo di 5 carni, braciolette o involtini di vitello, abbacchio, manzo, maiale e salsiccia cotta, da mangiare anche come secondo piatto accompagnate con
cime di rapa pugliesi o cicoria saltata in padella: per
concludere, l'agnello di pasta di mandorle, la colomba e l'uovo di Pasqua. Il tutto accompagnato, dall'antipasto al dolce, con Cartizze, Aglianico del Vulture e Moscato Passito di Pantelleria.
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