02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PASQUA ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE: CON IL PRANZO A CASA SI RISPARMIANO 224 EURO. E PER CHI NON RINUNCIA AL RISTORANTE, ECCO IL “VADEMECUM” DI FEDERCONSUMATORI

Con l’avvicinarsi delle festività pasquali iniziano anche i preparativi per il tradizionale pranzo di Pasqua. E anche quest’anno, l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha calcolato il costo pro capite del pranzo di Pasqua, se passato a casa in famiglia o al ristorante. Per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni, il pranzo a casa costa 24,64 euro a persona, con una spesa complessiva 147,84 euro (il 6% in più rispetto al 2009). Al ristorante, invece, con un menu simile, si può spendere fino a 62 euro a persona, pari a 372 euro per tutta la famiglia. La scelta di pranzare a casa rispetto a quella del ristorante, quindi, consente di risparmiare ben 224,16 euro.

Per chi, invece, non vuole proprio rinunciare al tradizionale pranzo al ristorante o in trattoria, la Federconsumatori propone qualche accorgimento da seguire:

1) confrontare sempre i menu ed i listini di più ristoranti. Approfittando dei menu fissi o concordando il menu in anticipo si può risparmiare anche il 15%;

2) se si approfitta di menu fissi o si concorda il menu in anticipo, controllare sempre se le bevande ed i dessert sono inclusi o sono a parte;

3) scegliete preferibilmente ristoranti che conoscete o che vi hanno consigliato, si eviterà così di incorrere in prezzi esagerati in vista delle festività e di avere brutte sorprese dal punto di vista della qualità;

4) per trascorrere una giornata differente, magari all’aria aperta, una buona idea è anche quella di verificare le offerte e le proposte degli agriturismi: in media, per il pranzo, si può risparmiare anche il 30% o, in alternativa, scegliendo i ristornati a “km 0”, dove si possono gustare prodotti del territorio, con un risparmio sia per il portafogli che per l’ambiente.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli