Pasqua ancora una volta all'insegna della tradizione. Per imbandire le tavole con prodotti tipici, gli italiani spenderanno più di 1,6 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno altri 370 milioni di euro per vini e spumanti per un totale che supera i 2 miliardi di euro, poco meno del 5% in più rispetto allo scorso anno. Lo rende noto la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che, attraverso un'analisi condotta sull'intero territorio nazionale, evidenzia come la scelta del prodotto genuino e di qualità è confermata anche dall'affluenza nelle aziende agrituristiche che già registrano il tutto esaurito per il prossimo fine settimana.
Secondo l'indagine, gli italiani ripartiranno in questo modo le spese per allestire i pranzi di Pasqua e Pasquetta, dove sarà un trionfo per prodotti tipici: 280 milioni di euro per pane, paste e dolci; 370 milioni di euro per i formaggi; 470 milioni di euro per salumi, insaccati, agnelli e carni; 230 milioni di euro per ortofrutticoli (in particolare, carciofi, asparagi, radicchio) e per i legumi; 260 milioni di euro per l'olio d'oliva.
Da non dimenticare, poi, le uova: durante la settimana santa se ne consumeranno più di 370 milioni, soprattutto per preparare i classici dolci pasquali, per una spesa complessiva che attorno ai 60 milioni di euro. Dunque, anche per le festività di Pasqua si rafforza ulteriormente la tendenza e l'attenzione verso le produzioni tipiche e di qualità, che rappresentano un patrimonio economico e culturale dell'agricoltura italiana.
Basti pensare che i prodotti a denominazione di origine (Dop e Igp), di cui l'Italia ha la leadership in Europa con 155 prodotti, hanno un giro d'affari di 9 miliardi di euro, pari al 10% della produzione lorda vendibile agricola nazionale e danno lavoro, tra attività dirette e indotto, a più di 300 mila persone.
La scelta alimentare, specialmente nei giorni festivi (come Natale e Pasqua), è quindi diventata sempre più mirata. A differenza degli altri periodi dell'anno, si guarda di più alle caratteristiche del prodotto e c'é la propensione a spendere per avere qualità e tipicità. Sulle tavole imbandite e nelle "scampagnate" per le cosiddette gite "fuori porta" del giorno di Pasquetta i prodotti tipici faranno, quindi, la parte del leone.
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