Passione per la bici e cultura food & wine in una ciclo-officina di ispirazione nordeuropea e qualità made in Italy dove bere un bicchiere di vino nell’attesa della riparazione della propria bici: si chiama Ciclosfuso e aprirà a Milano (11 giugno)

Passione per la bici e cultura enologica in una ciclo-officina di ispirazione nordeuropea e qualità made in Italy dove bere un bicchiere di vino nell’attesa della riparazione della propria bici: si chiama Ciclosfuso e aprirà a Milano (11 giugno, in Via Vigevano, 43). Uno spazio post industriale di 230 metri quadri che fu vineria (pugliese), poi azienda di tubi e studio di architetti, diventa ora, un rifugio per gli amanti della bici e un ritrovo informale per bere un calice di vino, rigorosamente sfuso, e degustare formaggi e salumi di produttori locali.
L’idea è di due amici: Gianluca Casella, laurea in economia, un Mba e un ruolo al vertice di una società di telecomunicazione, e Matteo Riva, ex giocatore di basket ed ora allenatore. C’è l’angolo riparazioni, quello di vendita di bici modello città, personalizzate e componibili. Poi la mescita con vista sulle botti in acciaio che contengono otto tipologie di vino sfuso selezionato in giro per i vigneti italiani e una settantina di etichette da ventisei aziende.
Sul versante gastronomico, invece, nel pieno rispetto della territorialità, troviamo due grandi Dop lombarde: un Lodigiano invecchiato 12, 24 o 36 mesi e il Gorgonzola locale. E ancora affettati crudo, coppa piacentina, culatello, fiocco, culaccia, mandola, salame felino e lardo. Alle pareti il colore degli schizzi di Roberto Sironi che racconta per immagini il mondo delle bici a regola d’arte. Come cinquant’anni fa a Milano, quando si andava in bici a riempire la fiaschetta dal vinaio.
Info: www.ciclosfuso.com