La pasta è sicuramente uno tra gli alimenti più iconici e amati della cucina italiana, in patria e all’estero. Ma l’amore che il Belpaese prova per la pasta, già onnipresente sulle nostre tavole, non si limita alle situazioni di consumo canoniche. Secondo la ricerca “GenZ e Pasta: amore ai pasti e non solo ...”, condotta dai Pastai di Unione Italiana Food (Uif), in collaborazione con AstraRicerche, la pasta fuori orario è sinonimo di felicità per il 32,9% degli intervistati (38% per le donne tra i 24 ed i 30 anni) e di relax per il 28,5%, rappresentando un momento per ricaricarsi per il 23,1% dei rispondenti. È così che prende forma la spaghettata di mezzanotte, uno dei rituali più rappresentativi della convivialità italiana, popolarissima tra i giovani: si pensi che il 68,6% consuma pasta al di fuori degli orari canonici almeno una volta all’anno, il 37,1% una volta al mese e che ben il 73,4% si concede una spaghettata post-serata, dopo un concerto o una notte in discoteca.
Che sia consumata con il partner (28,9%) o con altri familiari, questo rimane un momento di felicità e convivialità, anche per quel 38,6% che la mangia da solo e che ne riconosce, comunque, il momento di gratificazione. Per le specifiche della pasta nel fuori orario, a farla da padrone è lo spaghetto (29,1%) per ciò che riguarda il formato e, come condimento, il sugo al pomodoro (33%), davanti a penne (22,4%) ed aglio, olio e peperoncino (30,1%). Se ancora non si crede a quanto il consumo di pasta fuori orario sia significativo negli usi degli italiani, basti sapere che, nel Belpaese, il 5 luglio è la Giornata Nazionale della Spaghettata di Mezzanotte, i cui festeggiamenti, quest’anno, sono cominciati a Roma il 23 giugno.
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