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Per fede, ma anche per salute: il “Ramadan”, mese del digiuno per i musulmani, può avere molti benefici per la salute. A spiegarlo un medico di Oxford, Razeen Mahroof, che ha aiutato il servizio sanitario inglese a realizzare una guida ad hoc

Tra i tantissimi punti di contatto tra il cibo e la religione, uno dei più conosciuti è senza dubbio il “Ramadan”, nome del nono mese del calendario lunare musulmano in cui, secondo la tradizione, Maometto ricevette la rivelazione del Corano. Mese sacro, dedicato alla preghiera e a un digiuno che prevede che non si possa mangiare o bere dall’alba al tramonto. Mese che, nel 2016, è iniziato il 7 giugno e si concluderà il 5 luglio e che, al di là dell’aspetto spirituale religioso, avrebbe anche molti benefici per la salute: una volta che il corpo inizia ad adattarsi ai nuovi ritmi, aumenta il livello di endorfine nel sangue, si è più attenti, felici e si ha un generale senso di benessere. A spiegarlo è un medico di Oxford, Razeen Mahroof, che ha aiutato il Servizio sanitario inglese a realizzare una guida su come affrontare con successo il digiuno nel Ramadan. A parte alcuni possibili effetti previsti, come la sensazione di bruciore di stomaco, irritabilità, disidratazione e un calo della concentrazione, il Ramadan “è una grande occasione per avere dei benefici in termini di salute”, secondo Mahroof, intervistato dal quotidiano “The Independent”.

Con il digiuno dall’alba al tramonto, l’energia del corpo può essere ricavata dai due pasti al giorno concessi al musulmano. È importante mangiare cibi dai cinque principali gruppi di alimenti, raccomanda il medico, “in modo da usare il grasso per bruciare energia contro il glucosio: in questo modo si perde peso, si preservano i muscoli, cala il colesterolo e si controllano meglio diabete e pressione”.
Durante il digiuno inoltre bisognerebbe evitare cibi grassi e fritti, preferendo quelli cotti al forno e grigliati. In molte case, nel pasto che si fa dopo il tramonto, generalmente si consumano datteri, dolci e bevande al latte, che danno molta energia, mentre bere molta acqua mantiene il corpo rivitalizzato, riducendo i bagordi.
“Il modo in cui i musulmani affrontano la dieta durante il digiuno è simile a quello in cui dovrebbero mangiare fuori dal Ramadan - conclude Mahroof - Bisognerebbe avere una dieta bilanciata con la giusta proporzione di carboidrati, grassi e proteine”.

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