02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PER L’AGROALIMENTARE MADE IN ITALY LA NUOVA FRONTIERA E’ L’ORIENTE: GLI INCONTRI DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE SAVERIO ROMANO CON IL “COLLEGA” CINESE HAN CHANGFU ED IL VICE MINISTRO GIAPPONESE TAKASHI SHINOHARA

“Dobbiamo promuovere le eccellenze europee ed italiane nel mondo, con operazioni di marketing territoriale che privilegino le tecniche di produzione e la tutela dei territori. I rapporti con la Cina, che rappresenta un mercato potenziale di grande valore, migliorano e si fanno sempre più forti e solidi, in una fase nella quale a livello Ue stiamo lavorando al riconoscimento reciproco delle denominazioni d’origine. Per quanto riguarda il Giappone, ho avuto modo di ribadire l’importanza delle relazioni politiche ed economiche tra il nostro Paese e quello del Sol Levante, ed ho anche potuto esprimere, ancora una volta, la solidarietà dell’Italia nei confronti del Paese così duramente colpito dallo Tsunami”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano, dopo la girandola di appuntamenti che l’hanno visto protagonista di due incontri fondamentali per l’economia agricola italiana, prima con il ministro dell’agricoltura cinese Han Changfu, e poi con il vice ministro giapponese Takashi Shinohara.

Il Ministro cinese dell’agricoltura Han Changfu, ha raccontato Romano, “apprezzando la nostra ospitalità e soprattutto i nostri prodotti, ci ha ringraziato e invitato ufficialmente a settembre nel suo Paese. Abbiamo perciò deciso di organizzare una visita in Cina con un’ampia delegazione di imprenditori dell’agroalimentare italiano per favorire una partnership commerciale sempre più importante nel mercato globalizzato. Il compito della politica, infatti, è quello di favorire gli scambi e supportare il made in Italy”. L’invito giunto dal rappresentante del governo di Pechino è per il Ministro “la dimostrazione del grande successo di un’iniziativa che avvicina i popoli e le culture attraverso il sistema agroalimentare di qualità di cui l’Italia è modello nel mondo. L’adesione al nostro invito del Ministro dell’agricoltura cinese Han Changfu e del Commissario europeo Dacian Ciolos è la testimonianza dell’amicizia e della loro attenzione verso il nostro Paese. L’esito di questo incontro - ha concluso il Ministro - contribuisce a rafforzare il mio convincimento che i rapporti tra l’Europa, così ben rappresentata oggi dal commissario Ciolos, e la Cina non potranno che migliorare. Dalle nostre conversazioni di oggi è emerso ancora una volta come l’agricoltura sia una priorità per tutto il mondo”.

Diversa l’oggetto dell’incontro con il vice ministro giapponese, incentrato sugli aspetti sanitari e di sicurezza alimentare che le produzioni italiane possono vantare in tutto il mondo. “La delegazione giapponese ha dimostrato una grande apertura a intensificare i rapporti e gli scambi dei prodotti agricoli. A questo scopo, in particolare sul fronte delle barriere fitosanitarie, ho rivolto un invito ufficiale a esaminare da parte loro i protocolli di sicurezza delle nostre produzioni, direttamente qui in Italia. Le commissioni scientifiche giapponesi potranno così constatare il livello di qualità dei prodotti e l’attenzione estrema del nostro Paese nei controlli”.

Focus - Il Consorzio del Parmigiano-Reggiano alla conquista della Cina

Il ministro dell’Agricoltura cinese, Han Changfu, nell’incontro con il ministro Saverio Romano e il Commissario Ue all’agricoltura, Dacian Ciolos, ha confermato che la Cina guarda con interesse al progetto di penetrazione nel più grande mercato del mondo messo a punto dal Consorzio del Parmigiano-Reggiano. Parlando con il presidente Giuseppe Alai, il ministro cinese ha manifestato “interesse per la comunicazione e le azioni promozionali che l’ente di tutela intende sviluppare su un mercato caratterizzato da un bassissimo consumo di formaggi (30 grammi pro-capite), ma anche da alte potenzialità di crescita legate all’aumento dei ristoranti occidentali nelle città cinesi, all’apertura dei giovani a prodotti e stili di vita internazionali, alla sensibilità crescente verso prodotti di grande storia e tradizione, originali e garantiti. Non a caso - sottolinea Alai - per il 2019 è previsto che i consumi di formaggio si attestino già a 230 grammi pro capite, con il passaggio del dato complessivo dalle attuali 40 tonnellate a circa 303.000: in tale scenario, secondo i nostri studi e le conseguenti azioni che coinvolgono gli esportatori, il Parmigiano-Reggiano andrebbe a collocarsi con 2.730 tonnellate. Il primo obiettivo possibile è comunque quello fissato per il 2015, con un’esportazione pari a 370 tonnellate, pari a 10.000 forme”. In un decennio il Consorzio ipotizza i raggiungere le 16.700 tonnellate.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli