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PER LA “FUGA” NATALIZIA IN 250.000 IN FATTORIA (+4% SUL 2011), MA È CACCIA ALLE OFFERTE (+21% DI ATTENZIONE), SI PARTE PER POCHI GIORNI E VERSO LUOGHI NON LONTANI. DOVE? TOSCANA, LOMBARDIA, PIEMONTE CAMPANIA E LAZIO LE METE AL TOP. LO DICE AGRITURIST

Con il periodo delle feste torna anche un po’ di risposo, e c’è chi per staccare la spina, dopo aver tanto agognato le ferie, che ormai sono solo un ricordo dell’estate, partirà per un viaggetto. Dove? Fra le mete per trascorrere le prossime festività e per celebrare l’arrivo del 2013 in 250.000 (+4% sul 2011) scelgono l’agriturismo, con prenotazioni prevalentemente di due o tre notti, viaggi brevi, e sistemazioni in appartamenti indipendenti per risparmiare sulla spesa con una vera e propria caccia alle promozioni (+21% sul 2011 l’attenzione per le offerte). Fra le regioni più gettonate, Toscana, Lombardia, Piemonte, Campania e Lazio. A dirlo è Agriturist (Confagricoltura).
Prima di tutto, sottolinea Agriturist, emerge una particolare attenzione al contenimento della spesa. Così, rispetto al 2011, è cresciuta del 21% l’attenzione per le offerte e del 13% la consultazione dei siti internet degli agriturismi, per raccogliere informazioni dettagliate, confrontare le tariffe, fare la miglior scelta qualità/prezzo. In un anno (dati Osservatorio Nazionale per il Turismo) il ricorso ai circuiti di intermediazione degli agriturismi è passato dal 32,4% al 44%. Di conseguenza, i turisti arrivati “in fattoria” tramite agenzie e tour operators, sono cresciuti dal 9% al 14,8%. L’89,6% dell’offerta agrituristica è ormai presente nel web con un proprio sito internet e il 45,8% delle prenotazioni viene perfezionato per via telematica.
Le regioni più richieste, secondo Agriturist, sono: Toscana, Lombardia, Piemonte, Campania e Lazio, evidentemente collegate alla domanda proveniente dalle vicine zone altamente urbanizzate di Roma e Milano. Province di destinazione preferite: Roma, Siena, Bergamo, Torino e Perugia. Ai primi posti, fra le località di maggior richiamo, Etna, Chianti senese, Penisola Sorrentina, Roma e Colli Albani, Perugia e Assisi.
Per quanto riguarda gli ospiti stranieri, l’analisi di Agriturist registra in diminuzione la domanda da Germania e Austria (diretta prevalentemente verso Toscana, Trentino Alto Adige e Sicilia) e dalla Gran Bretagna (verso Toscana, Veneto, Umbria); in sensibile aumento quella dalla Francia (verso Toscana, Piemonte e Sardegna). Sul totale degli arrivi, l’incidenza delle provenienze dall’estero dovrebbe confermare i risultati del 2011 (30%), dopo aver toccato il 41,6% nella stagione estiva (hanno fatto meglio solo gli alberghi a 4 e 5 stelle e gli ostelli per la gioventù).
Perché l’agriturismo, nonostante la crisi, cresce? La risposta, sottolinea Agriturist, viene ancora una volta dai sondaggi dell’Osservatorio Nazionale del Turismo: le tre “attività” che il turista pratica maggiormente, durante la vacanza di fine anno (dati 2011), sono tutte in sintonia, e al massimo grado, con il soggiorno nell’azienda agricola: passeggiare (54%), degustare prodotti enogastronomici locali (38,4%), giocare/chiacchierare con amici (34,2%). L’alto “rendimento” del soggiorno in agriturismo, in termini di relax e sollecitazione di curiosità, è sostenuto, infatti, da escursioni in paesaggi e contesti naturali del tutto distensivi; dalle curiosità che l’azienda agricola propone (anche a bambini e ragazzi, soprattutto in presenza di animali); dall’origine “in loco” dei prodotti agricoli e delle conseguenti specialità enogastronomiche tradizionali; dalla cordialità dell’accoglienza, di cui sono sempre protagonisti i “padroni di casa”.
A questo si aggiungano le tante opportunità di escursionismo nel “verde”, a cavallo o in bicicletta; di scoperta delle curiosità storiche, culturali e artigianali dei “paesi”, il più delle volte del tutto inedite; di partecipazione a degustazioni guidate di prodotti tipici locali; l’atmosfera suggestiva delle antiche dimore allestite per l’alloggio degli ospiti (cascine, masi, ville, castelli, masserie, trulli, case coloniche). Il patrimonio di ambiente, storia e tradizione di cui l’agriturismo è custode e “divulgatore”, conclude Agriturist, rappresenta un’eccellenza turistica italiana, senza paragoni in altre parti del mondo.

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