Per la prima volta, dopo decenni, la fame nel mondo è in crescita: le situazioni politiche di alcuni Paesi che hanno portato a numerosi e sanguinosi conflitti, insieme agli eventi meteorologici instabili hanno peggiorato la situazioni dei milioni di migranti, costretti alla povertà e alla fame. Proprio alle condizioni precarie delle persone che scappano da guerra e violenza è dedicata la Giornata Mondiale dell’alimentazione 2017 (16 ottobre), che vedrà l’intervento di Papa Francesco alla sede della Fao - Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, a Roma (www.fao.org): il Pontefice sottolineerà come l’emergenza immigrazione, di cui tanto si discute in politica, sia un’emergenza umanitaria, aprendo la cerimonia con un intervento dal tema “Cambiamo il futuro dell’emigrazione - Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”. Quindi sarà la volta degli Ambasciatori Speciali di Buona Volontà della Fao, tra cui in rappresentanza dell’Europa Carlo Petrini, presidente di Slow Food, che parleranno del loro impegno nelle iniziative “Fame Zero”.
Papa Francesco, all’evento insieme al direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, e a diversi ministri dell’agricoltura del G7, come Lawrence MacAulay (dal Canada), Stéphane Travert (Francia), Maurizio Martina (Italia) e Sonny Perdue (Stati Uniti), e al Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan, inaugurerà una statua da lui stesso donata alla Fao dell’artista italiano Luigi Prevedel, che raffigura Alan Kurdi, il bambino siriano il cui annegamento nel 2015 è diventato il simbolo della drammatica situazione dei rifugiati di tutto il mondo.
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