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PER LE FESTE, A TAVOLA CON GIUDIZIO E OCCHIO ALLE ABBUFFATE: ECCO IL “VADEMECUM” PER PRANZI E CENONI DEL CNR-CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

Natale è per tutti sinonimo di convivialità, è bene però fare in modo che pranzi e cenoni non si trasformino in abbuffate dannose per la salute e per la linea. “Da un punto di vista nutrizionale - spiega Gianvincenzo Barba dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione (Isa) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Avellino - non si può dire che esistano alimenti “pericolosi” in senso assoluto, salvo che in condizioni specifiche: per esempio i dolci per chi è affetto da diabete. Non è dunque necessario rinunciare alle nostre tradizioni gastronomiche, bisogna piuttosto fare attenzione alla quantità dei cibi assunti”.

Per evitare allora che cenoni e pranzi attentino al nostro benessere si possono seguire alcune semplici regole. “Limitare il consumo di pasta e pane: in presenza di menu ricchi e vari come quelli natalizi, eccedere con i carboidrati comporta l’assunzione di un eccesso di calorie poi difficile da smaltire”, prosegue il ricercatore dell’Isa-Cnr. “Evitare anche il doppio secondo piatto (uno di carne e uno di pesce), meglio alternare i due diversi tipi di portata nei differenti pasti festivi. Spesso - aggiunge Barba - tra le portate ci sono molte verdure: è consigliabile approfittare di questa disponibilità per consumarne in quantità maggiore rispetto al solito, condendole solo con un po’ di olio e poco sale”. La frutta secca (noci, nocciole, pistacchi, mandorle, etc.) è spesso presente sulle tavole natalizie. “Non bisogna dimenticare però che è ricca in grassi e fornisce un apporto calorico di oltre 500 kcal ogni 100 g. Fare attenzione dunque a non esagerare, anche perché questo alimento si presta a un consumo incontrollato a causa dello scarso potere saziante. Infine, limitare il consumo di dolci e bere vino con moderazione”. Anche nei giorni che intercorrono tra una festa e l’altra si può fare qualcosa. “Alternare pasti pantagruelici a fasi di digiuno o semi-digiuno è scorretto, meglio mantenere un regime alimentare sobrio, evitando piatti pesanti ed eccessivamente conditi e suddividere l’apporto calorico nel corso della giornata in piu’ spuntini - precisato Barba - si può inoltre approfittare del maggior tempo libero a disposizione per camminare con regolarità, preferendo l’andatura a passo svelto, più efficace per la salute. La regola comunemente accettata prevede che vengano effettuati almeno 10.000 passi al giorno: trovare un contapassi sotto l’albero può dimostrarsi un utile stimolo per mettere in pratica questo salutare proposito”.

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