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PER SCONFIGGERE LA POVERTÀ E BATTERE LA FAME, CHE COLPISCE ANCORA 925 MILIONI DI PERSONE NEL SUD DEL MONDO, BISOGNA PUNTARE SULL’AGRICOLTURA. E SARÀ BILL GATES, A CANNES, A RICORDARLO AI 20 GRANDI DELLA TERRA

Non Solo Vino
Bill Gates, al centro, con Sandro Boscaini e Massimilla Serego Alighieri, discendente di Dante

Sarà la prima persona “privata” ad intervenire di fronte all’assemblea che riunirà, a Cannes, le 20 maggiori economie del mondo, il G20, e non parlerà di tecnologia o informatica, ma di agricoltura: l’atteso intervento di Bill Gates, fondatore di Microsoft, miliardario e da qualche anno filantropo attivissimo in decine di progetti nei Paesi più poveri del mondo, come Etiopia, Kenya e Somalia, ha dello storico, perché se è vero che l’Occidente sta vivendo una crisi economica di cui ogni giorno scopriamo la gravità, il Sud del mondo convive ancora quotidianamente con la tragedia della denutrizione.

Secondo le ultime statistiche della Fao, ci sono 925 milioni di affamati nel mondo, dei quali il 98% vive nei paesi in via di sviluppo, ma il dato su cui riflettere maggiormente è che il 75% di tutti gli affamati del mondo vivono in zone rurali, soprattutto nei villaggi in Asia e in Africa, in economie totalmente dipendenti dall’agricoltura, su cui si basano i propri bisogni alimentari, senza avere fonti alternative di reddito o di impiego.

È chiaro, quindi, che la salvezza possa venire solo ed esclusivamente dai campi: “sono scioccato- dice il guru della Microsoft - dal fatto che nel XXI secolo zone del pianeta soffrano ancora la fame Il mondo ha le risorse, i saperi e le capacità per aiutare i poveri a battere la fame e la povertà estrema”. Gli esempi che l’Africa dovrebbe seguire, sono quelli che arrivano dai giganti asiatici e dal Brasile, “esempi di Paesi che, avendo ricevuto aiuti, sono riusciti a ridurre la povertà in modo spettacolare. Entrambi hanno una conoscenza significativa, la Cina per il riso e il Brasile per la soia, e entrambi stanno cominciando a far parte dei paesi donatori”.

Seguire il tracciato segnato dalla “rivoluzione verde” quindi, perché, spiega ancora Bill Gates “La Banca Mondiale ha dimostrato che il miglior investimento per ridurre la povertà è lo sviluppo dell’agricoltura, a patto che i dirigenti dei Paesi ricchi mantengano gli impegni presi (22 miliardi di dollari per la promessa alimentare stanziati al G8 del 2009)”.

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