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Per un grande marchio l’influenza è una caratteristica difficile da conquistare, ed in Italia, tra i 100 brand più influenti secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, molti sono dell’agroalimentare, con Nutella (n. 6) e Parmigiano Reggiano (n. 9) in top 10

Per un grande marchio, di qualsiasi categoria merceologica si parli, l’influenza è una caratteristica assai difficile da conquistare. Non è facile, infatti, arrivare avere un ruolo fondamentale nella vita quotidiana delle persone, sotto almeno cinque punti di vista, l’affidabilità (“trust”), il coinvolgimento (“engagement”), la capacità di dettare una moda (“leading edge”), la responsabilità nei confronti della società civile (“corporate citizenship”) e la presenza (“presence”), da conquistare a colpi di pubblicità. Partendo da questi cinque pilastri, Ipsos (www.ipsos.it) ha stilato, per il secondo anno, la classifica dei 100 brand più influenti in Italia secondo i consumatori, svelando una nutrita presenza di marchi legati all’agroalimentare. Due sono addirittura nelle prima 10 posizioni: la Nutella, alla posizione n. 6, ed il Parmigiano Reggiano, alla posizione n.9, esempi che raccontano il grande ancoramento del consumatore italiano alle realtà locali ed alla tradizione nel food del Belpaese, anche se il podio è tutto “global”, con Google, Amazon e Facebook.
Scendendo, alla posizione n. 12 troviamo la Kinder, seguita alla 14 dalla Coca-Cola, tra i brand più influenti al mondo, ed alla posizione n. 17 dalla Ferrero, sotto ad un proprio marchio, ossia la Nutella. Alla n. 20, la pasta italiana forse più conosciuta all’estero, la Barilla, mentre alla 27 c’è il Mulino Bianco, che precede così la Lavazza, alla posizione n. 31. Altro brand di caratura internazionale alla posizione n. 39, McDonalds, mentre alla 45 c’è Rana, ed alla n. 46 la multinazionale Nestlé. Alla posizione n. 51 è la volta dei cereali Kelloggs, seguiti alla n. 54 dalla Nespresso e, alla n. 58, da un’altra multinazionale, Unilever, proprietaria, tra gli altri, di marchi come Algida, Calvé e Knorr. Alla n. 60 un altro soft drink, la Pepsi, proprio davanti al Martini, alla n. 61, seguito, alla n. 65, dalla Kraft. Alla n. 67 la birra nazionale per eccellenza, la Peroni, davanti alla Red Bull, alla posizione n. 69, mentre alla posizione n. 74 c’è la Danone ed alla n. 77 la Campari. A chiudere la classifica troviamo, quindi, la Heineken, alla posizione n. 83, e l’acqua San Pellegrino, alla n. 85.

Focus - Le cinque dimensioni dell’Influenza delle marche
Per avere influenza una marca deve avere un ruolo fondamentale nella vita quotidiana delle persone ed è molto difficile per una marca avere Influenza. L’influenza è multidimensionale, ci sono infatti una serie di fattori che la spiegano; Ipsos ha individuato cinque fattori chiave nello studio, ciascuno dei quali spiega una parte dell’Influenza di una marca.
1 Trust. L’affidabilità è la pietra angolare di ogni rapporto, è la dimensione principale! Le marche affidabili sono coerenti nelle loro azioni e promesse. Pertanto, i consumatori usano anche spesso queste marche, a volte anche ogni giorno.
2 Engagement. Quando le persone vogliono impegnarsi con la vostra marca, vuol dire che vogliono essere ispirati da essa e che vogliono anche condividere questa esperienza con altre persone. Questo tipo di relazione non è riservata a tutte le marche.
3 Leading Edge. Per essere una marca influente, è necessario essere connesse e uniche. Spesso queste “marche di tendenza” hanno un qualcosa di diverso e sono anche non convenzionali. Grazie al loro successo, spesso determinano nuovi standard per le altre marche.
4 Corporate Citizenship. Responsabilità nei confronti della società (civile): La gente si aspetta che le marche influenti forniscano qualcosa di più di un semplice prodotto o un servizio. Devono essere parte di qualcosa di più grande. Questo significa giocare la loro parte nella società, nella cura per le persone e il pianeta, e instillare, esprimere e ispirare un insieme di norme e valori. La gente vuole rispecchiarsi nelle marche che scelgono.
5 Presence. Per avere influenza una marca deve essere anche presente. Marche costantemente presenti nel quotidiano e/o che effettuano grandi spese pubblicitarie, sono visibili e sono menzionati in conversazioni online e offline.

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