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PESCA: IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN DÀ PARERE FAVOREVOLE ALL’AVVIO DEL FERMO TEMPORANEO STRAORDINARIO 2010. “DOBBIAMO TENERE CONTO DELLE ESIGENZE DEI PESCATORI MA ANCHE DELLA TUTELA DEI SISTEMI MARINI”

Il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan ha dato parere favorevole al fermo temporaneo straordinario della pesca, voluto dall’Unione Europea per salvaguardare specie a rischio ed eco sistemi, ma assicura il massimo impegno e l’impiego di tutte le risorse disponibili ma “senza creare aspettative irrealizzabili, con un grande impegno per ridisegnare la pesca italiana”. E l’unità di crisi voluta dal Ministro, ha già formulato alcuni emendamenti e proposte sul testo al vaglio del parlamento per dare attuazione, a livello nazionale, alla direttiva dell’Unione Europea. Tra i punti più importanti, uno stop “temporaneo straordinario per strascico e volanti di 30 giorni continuativi che prevede un aiuto alle imprese, considerate le esigenze di sostenibilità: conservare le risorse biologiche e aiutare i pescatori utilizzando gli strumenti della Cassa integrazione in deroga per gli imbarcati e gli strumenti del Fondo europeo per la pesca”.

“Mi rendo conto che uno strumento come il fermo temporaneo apre molteplici discussioni - spiega Galan - e che comunque risulta difficile soddisfare tutte le esigenze che emergono dal territorio, nonostante il decreto preveda una diversificazione temporale per macroaree. In questo momento critico dobbiamo essere tutti parte attiva. Per questo invito tutti a considerare il fermo temporaneo solo uno degli strumenti da mettere in campo e da integrare con tutte le altre misure che potremo attivare. Coerentemente alle politiche della pesca che ho annunciato, ritengo che dobbiamo fare il massimo degli sforzi per tutelare gli ecosistemi marini e le risorse biologiche del mare, proprio per tutelare i pescatori e la continuità economica delle loro attività. Naturalmente mettendo in campo tutti gli strumenti a supporto dei lavoratori e delle imprese. Ripeto questo concetto per ricordare che la pesca sostenibile e responsabile non può prescindere dal binomio pesca economicamente vitale in ecosistemi marini tutelati”.

“Mi rendo conto - conclude il Ministro - che governare la pesca per lo Stato sia un compito molto complesso: da un lato le regole comunitarie, giuste nei principi, dall’altro le specificità che emergono dalle marinerie e dai Governi locali. Chiamerò tutti gli attori a collaborare con tempismo a ridisegnare le misure per la pesca, serve armonizzazione tra le parti ed occorre una maggiore consapevolezza di tipo europeo da parte di tutti. Una cosa è certa: nel 2011 non discuteremo di fermo nelle ultime settimane che precedono questa misura, ma dovremo fare in modo che la programmazione triennale, l’uso della legge delega, e gli adempimenti comunitari, unitamente al monitoraggio scientifico degli effetti del nuovo regolamento, ci possano consentire di mettere in campo politiche robuste per la tanto auspicata sostenibilità in un contesto di contenimento della spesa pubblica.”

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