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VINO E TERRITORI

Pinot Grigio delle Venezie, riconosciuto dal Ministero il Consorzio della Doc più grande d’Italia

Albino Armani: “ora attivi anche nell’ambito dei finanziamenti per la promozione e valorizzazione del Pinot grigio Delle Venezie Doc nel mondo”
CONSORZIO, PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE, vino, Italia
I vigneti di Pinot Grigio delle Venezie

Un passo formale, ma sostanziale, che da piena operatività ad un Consorzio che tutela una delle denominazioni più grandi d’Italia (27.000 ettari, coltivati da 10.000 viticoltori ed una produzione di 250 milioni di bottiglie) unica a valicare i confini di tre Regioni come Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino: il Consorzio Pinot Grigio delle Venezie Doc ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento ufficiale e l’attribuzione dell’incarico a svolgere le legittime funzioni di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza e informazione per la Doc delle Venezie, come previsto dalla legge 238 del 2016. Con un iter rapido, e arrivato a meno di un un mese dall’iscrizione della Dop nel registro eAmbrosia da parte della Commissione Europea. Un passo in avanti per il consorzio guidato da Albino Armani, nato nel 2017, con la conseguente sostituzione della preesistente Igt e l’obbligo, dal 1° agosto 2018, di imbottigliare solo Pinot grigio Delle Venezie Doc.
“Ora diventiamo ufficialmente soggetto attivo anche nell’ambito dei finanziamenti per la promozione e valorizzazione del Pinot grigio Delle Venezie Doc - ha commentato Armani - e potremo ripartire nel 2021 con un’offensiva decisa sui mercati mondiali. Questo ultimo traguardo, conseguito grazie all’impegno illuminato, la dedizione e la grande competenza di Bepi Catarin, premia il lavoro svolto in modo sinergico e coordinato dalle regioni Veneto e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Provincia Autonoma di Trento, al fine di tutelare e accrescere il valore della nostra filiera vitivinicola, che rappresenta il primo vino bianco fermo delle nostre esportazioni e una grande ricchezza del nostro sistema vitivinicolo nazionale”.
Per l’anno prossimo il Consorzio punta non solo a rafforzare ulteriormente le posizioni acquisite sulle principali piazze di riferimento - tra cui Uk e Usa, animati da turbolenze legate ai temi Brexit e dazi che preoccupano la filiera - ma intende aprire una strada anche verso Paesi nuovi, dove il Pinot grigio delle Venezie è assente o marginalmente presente.

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