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Pioniera fu Coop nel promuovere i prodotti buoni, puliti e giusti di Slow Food. Ora un accordo dal sapore antico con i Presìdi siciliani fa tornare dove tutto è iniziato nel segno del rapporto etico con produttori e consumatori, qualità, stagionalità

Pioniera fu la Coop nel lanciare e promuovere sui suoi scaffali i prodotti buoni, puliti e giusti di Slow Food. E ora un accordo “dal sapore antico” tra Ipercoop Sicilia ed i Presìdi siciliani fa tornare indietro nel tempo dove tutto è iniziato, ancor prima dell’enorme successo internazionale che oggi riscuotono i prodotti della chiocciola in giro per il mondo (e la catena di store del gusto che ne ha fatto un business, Eataly, di Oscar Farinetti, ndr). Nel segno del rapporto etico con i produttori e i consumatori, della qualità, del recupero dei saperi tradizionali e del rispetto delle stagioni, propri di un’agricoltura sostenibile e rispettosa delle biodiversità, dalle lenticchie di Ustica al pomodoro siccagno della Valle del Bilici e ancora la cipolla di Giarratana, il mandarino tardivo di Ciaculli, il pane nero di Castelvetrano, il miele di ape nera sicula, dal 5 giugno i prodotti di 38 Presìdi Slow Food tutti siciliani arrivano nelle ipercoop dell’Isola, con un evento all’Ipercoop di Forum a Palermo che vedrà cucinare le prelibatezze della chiocciola dagli chef Emanuele Russo (Le Lumie, Marsala, premiato da Slow Food per la Sicilia occidentale) e
 Raffaele Esposito (Il Bagatto di Milazzo, premiato invece per la Sicilia orientale).
Coop è da sempre anche partner strategico dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ideata dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini, e partecipa attivamente alla vita dell’Ateneo supportando le attività di ricerca e condividendo l’impegno e le strategie per costruire nuovi scenari sostenibili di produzione e di consumo del cibo a livello nazionale ed internazionale.
Info: www.e-coop.it

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