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PIU’ DELLA META’ DEI NEOLAUREATI IN AGRARIA TROVA LAVORO ENTRO UN ANNO. LO DICE AGROFARMA. IL PRESIENTE RADAELLI: “L’AGRICOLTURA E’ UN SETTORE CHE OFFRE MOLTO AI GIOVANI. L’AUMENTO DEGLI ISCRITTI ALLE FACOLTA’ AGRARIE E’ UN SEGNALE POSITIVO”

Sarà che più della metà dei neolaureati in agraria trova lavoro entro un anno, fatto sta che tutte le facoltà del Belpaese fanno segnare una crescita boom. “L’agricoltura è un settore che può offrire molto ai giovani neolaureati - afferma il presidente di Agrofarma, Luigi Radaelli - l’aumento degli iscritti alle facoltà di Agraria, variabile dal 6% fino al 30%, è un segnale molto positivo per l’intera economia italiana, che ha nell’agricoltura uno dei suoi pilastri fondamentali”. Dal confronto tra gli ultimi due anni accademici, infatti, emerge che le iscrizioni sono aumentate in tutte le 23 facoltà di Agraria sparse sul territorio italiano.

Nel nord Italia si passa da un +6,5% di Perugia, al 12,4% di Padova, al +17,9% di Bologna e un ottimo +23,5% di Milano. Ma è al Sud della penisola che si registrano i dati più significativi: +27,1% a Napoli e addirittura +30,1% a Bari. Il 54% dei laureati, inoltre, trova un impiego entro un anno.

“Il settore degli agrofarmaci è un esempio di come l’agricoltura può dare, anche in tempo di crisi, delle concrete possibilità di lavoro ai giovani ricercatori italiani: nell’ultimo anno, infatti, circa l’80% delle Società aderenti ad Agrofarma ha svolto attività di R&D, investendo ben 48 milioni di euro, pari al 6% del fatturato complessivo del comparto - continua Radaelli - inoltre, nel nostro settore, circa il 14% del numero totale di addetti è dedicato alla ricerca, l’85% dei quali sono ricercatori a tempo pieno”. Un altro dato importante da tenere in considerazione è che, secondo le stime di Coldiretti, su circa 210.000 aziende agricole operanti in Italia, almeno 30.000 hanno a capo giovani professionisti under 40, a testimonianza del forte dinamismo dell’agricoltura italiana.

In questo settore si assiste, infatti, anche a una notevole crescita della presenza femminile: secondo i dati della CIA - Confederazione italiana agricoltori - in Italia le donne sono il 29,2% dei titolari d’imprese agricole: in pratica, oggi un imprenditore agricolo su tre è donna. Un dato considerevole, se si pensa che agli inizi degli anni Settanta erano appena 19 su 100.

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