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PIÙ FRUTTA NELLE BEVANDE NON FAREBBE BENE ALLA SALUTE DI NESSUNO, E DANNEGGEREBE L’INDUSTRIA DEL SETTORE. A DIRLO FEDERALIMENTARE DOPO IL “NO” DELLA COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE SULL’INNALZAMENTO DAL 12 AL 20% DEL MINIMO DI FRUTTA NELLE BEVANDE

Non Solo Vino
La querelle della frutta nelle bevande

“Spero che il parere contrario espresso dalla Commissione attività produttive sulla misura prevista da “dl sanità” riguardo l’aumento della percentuale di frutta (dal 12 al 20%, ndr) nelle bevande analcoliche metta la parola fine al provvedimento”. Lo dichiara il presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua Magliani. “Il provvedimento - rimarca Ferrua - oltre a danneggiare le industrie del settore e a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, ha un’impatto notevole sulle qualità organolettiche dei prodotti, che dovranno essere riformulati con costi notevoli, a fronte di nessun beneficio igienico-sanitario. Inoltre comporterebbe un serio ostacolo alla libera circolazione delle merci. Il tutto in un periodo di crisi per l'industria alimentare, che in un biennio ha perso oltre il 3% di produzione e nel solo 2011 ha visto scendere del 3% la propria redditività, che suggerirebbe maggiore prudenza”.

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