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PIÙ VERIFICHE E MENO IRREGOLARITÀ, I CIBI CHE ARRIVANO SULLE NOSTRE TAVOLE PRODOTTI IN ITALIA SONO SICURI: LO DIMOSTRANO I RISULTATI DEL 2011 DEL PIANO NAZIONALE INTEGRATO DEI CONTROLLI SU ALIMENTI, MANGIMI, SANITÀ E BENESSERE ANIMALE E DELLE PIANTE

I cibi che arrivano sulle nostre tavole prodotti in Italia sono “sicuri”: lo dimostrano i risultati del 2011 del Piano nazionale integrato dei controlli su alimenti, mangimi, sanità e benessere animale e delle piante, del Ministero della Salute, che mostrano come di fronte ad un aumento delle verifiche ci sia una “diminuzione costante del numero di irregolarità registrate”, come spiega il direttore generale per l’igiene e la sicurezza alimentare del Ministero, Silvio Borrello, che ha presentao i dati al Ministero.

Nel 2011 ci sono stati oltre 660.000 controlli nelle imprese alimentari (quelle registrate sono 1.448.072) e la percentuale di non conformità, legate in particolare a “requisiti strutturali o alla mancanza delle procedure Hccp” si è attestata sul 10%. I controlli sugli stabilimenti di prodotti di origine animale (15.782) sono stati invece 258.000, e la percentuale di non conformità si è attestata sul 9%. Dalla campionatura dei prodotti alimentari, poi, la non conformità è stata appena dell’1%, e i prodotti hanno dimostrato di contenere quantità di residui chimici e di fitofarmaci non conformi nello 0,3% dei casi, “sotto la media europea che si attesta all’1%”. Percentuali che sono state riscontrate anche per molte tipologie di prodotti analizzati, come il latte crudo (su 15.647 campioni la non conformità è stata dello 0,7%).

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