02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Pizza “patrimonio culturale immateriale” dell’Unesco: la petizione sbarca oltreoceano. Il 20 gennaio al ristorante Rossopomodoro di New York, ci sarà una raccolta firme a sostegno della petizione con l’ex Ministro dell’Agricoltura Pecoraro Scanio

Pizza napoletana continua la sua “battaglia” per rientrare nella lista del “patrimonio culturale immateriale” dell’Unesco: la petizione sbarca così oltreoceano. Il 20 gennaio al ristorante Rossopomodoro di New York, ci sarà una raccolta firme a sostegno della petizione. Nel locale del West Village arriveranno l’amministratore delegato di Rossopomodoro, Simone Falco, il presidente e fondatore della società, Franco Manna, e l’ex Ministro dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio.
Il “patrimonio culturale immateriale” dell’Unesco è un elenco di beni per i quali l’organizzazione vuole sottolineare l’importanza che rivestono per l’umanità. “Il riconoscimento dell’arte della pizza napoletana da parte dell’Unesco proteggerà il prodotto e l’economia ad esso associata - ha affermato Scanio in un comunicato - i prodotti di qualità inferiore che utilizzano nomi italiani minacciano l’economia del nostro Paese. La falsificazione dei prodotti cosiddetti “italian sounding”, si sta allargando a macchia d’olio, producendo enormi danni alla nostra economia: secondo le ultime stime Coldiretti - ha spiegato Scanio - costerebbe all’Italia 300.000 posti di lavoro, con un fatturato del falso Made in Italy nel settore agroalimentare che ha già raggiunto i 60 miliardi di euro”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli