02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Poco meno di 1 italiano su 5 (il 18%) dichiara di voler spendere il bonus di 80 euro del Gorverno Renzi per il cibo: il 14% per una spesa migliore, e solo il 4% al ristorante o in pizzeria. Così Coldiretti. Focus: +10% di “affamati” in Italia

Poco meno di 1 italiano su 5 (il 18%) tra chi lo ha già ricevuto nella busta paga di maggio, dichiara di voler spendere il bonus di 80 euro del Governo Renzi per il cibo: il 14% per fare una spesa migliore, e solo il 4% per andare più spesso a mangiare al ristorante o in pizzeria. A dirlo la Coldiretti, nel dossier “La crisi nel piatto degli italiani nel 2014”, di scena a Napoli. Secondo un’Indagine Coldiretti/Ixe’ il 38% utilizzerà i soldi per fare fronte alle spese familiari (bollette in scadenza, tasse, visite mediche) mentre il 18% li metterà da parte per risparmiare, il 15% per acquistare qualcosa (abbigliamento o altro) per se stesso o per la propria famiglia e l’8% per pagare debiti a conferma della situazione di disagio che sta vivendo la popolazione. “Gli acquisti alimentari - ricorda Coldiretti - sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981 a causa della crisi con la spesa per abitante che era sempre stata tendenzialmente in crescita dal dopoguerra fino a raggiungere l’importo massimo nel 2006 e iniziata a crollare da allora, progressivamente ed in misura crescente ogni anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat sui consumi finali delle famiglie a valori concatenati. Gli italiani nei primi anni della crisi - precisa la Coldiretti - hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall’abbigliamento alle calzature, ma una volta toccato il fondo hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost, ma ad alto rischio. Di fatto è tornata l’economia domestica con quasi tre famiglie su quattro (73%) che hanno tagliato gli sprechi a tavola, l’80% che fa la spesa in modo più oculato, e il 26% riducendo le quantità acquistate”.

Focus - Coldiretti, salgono a 4,1 milioni gli affamati in Italia (+10%)

Salgono alla cifra record di 4.068.250 i poveri che nel 2013 in Italia sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, con un aumento del 10% sullo scorso anno, ovvero quasi 400.000 persone in più. Lo sottolinea la Coldiretti, nell’uscita del “Rapporto annuale 2014“ dell’Istat sulla situazione del Paese. A dover ricorrere ad aiuti alimentari in Italia nel 2013 sono stati ben 428.587 bambini con meno di 5 anni di età (+13%) e 578.583 over 65 anni di età (+14%), secondo la relazione sul “Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013”, realizzata dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea). Con la povertà, però, aumenta anche la solidarietà e si contano nel 2013 ben 15.067 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da 242 enti caritativi che fanno riferimento a 7 organizzazioni (Croce Rossa Italiana, Caritas Italiana, Fondazione Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carità, Associazione “Sempre insieme per la Pace”, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Banco Alimentare Roma) ufficialmente riconosciute dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) che si occupa della distribuzione degli aiuti. “Per quanto riguarda la tipologia di aiuto alimentare offerto - conclude la Coldiretti - i formaggi rappresentano circa il 28% in valore, seguiti da pasta e pastina per bimbi e anziani, che assorbono il 18% del costo, dal latte con il 14%, dai biscotti (12%), dal riso (8%), dall’olio di girasole (6%), dalla polpa di pomodoro (4%) e, a seguire, legumi, confetture e farina”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli