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POLEMICHE - IL “GAMBERO ROZZO” (NEWTON COMPTON) SFUGGE AL SEQUESTRO … IL TRIBUNALE DI ROMA RESPINGE LA RICHIESTA DEL “GAMBERO ROSSO”. CARLO CAMBI COMMENTA: “NON PASSA LA CENSURA CONTRO LA MIA GUIDA GASTRONOMICA. ORA MI ASPETTO LE SCUSE …”

Il Gambero Rozzo, una delle guide gastronomiche più consultate dagli italiani, sfugge al sequestro e conquista le prime posizioni nelle classifiche di vendita dei libri: il 21 dicembre la sezione speciale per la proprietà industriale e intellettuale del Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta avanzata dalla G.R.H. Editore de Il Gambero Rosso che chiedeva il sequestro delle copie del “Gambero Rozzo” sostenendo che il libro di Carlo Cambi, edito da Newton Compton, viola la concorrenza in quanto il titolo sarebbe lesivo del marchio registrato dalla G.R.H. Il giudice Merloni è stato di avviso diverso ed ha respinto perché infondata la richiesta degli editori del Gambero Rosso, che dovranno pagare le spese legali.

“Da tanti anni - commenta, in una nota stampa, Carlo Cambi, autore de “Il Gambero Rozzo” - non mi capitava di assistere alla richiesta di sequestro di un libro. La censura non è certo uno strumento utile a far crescere la consapevolezza culturale. Per fortuna ci sono giudici imparziali e obbiettivi. Il mio ringraziamento va prima di tutto al tribunale di Roma che mi consente di diffondere liberamente le mie idee, va al mio editore la Newton Compton, che ha sostenuto la causa, ai miei avvocati, Andrea Miccichè, Giovanni Picuti e Giovanni Piffero, che hanno saputo con professionalità sostenere le nostre buone ragioni, e soprattutto ai lettori che decretano un sempre crescente gradimento de “Il Gambero Rozzo”. Ora mi auguro che Stefano Bonilli, direttore del Gambero Rosso, mi chieda scusa perchè sul suo blog mi ha dato del ladro. Anche se da chi invoca la censura non c’è da aspettarsi molto”.

“Le classifiche di vendita dei libri confermano - si legge sempre nella nota stampa - il successo de “Il Gambero Rozzo”: l’anti-guida alle osterie e trattorie d’Italia si conferma anche quest’anno, come il compendio gastronomico più apprezzato piazzandosi, a sole tre settimane dall’uscita in libreria, al trentesimo posto nella classifica assoluta e tra i primissimi titoli della varia. Un “caso” editoriale che conferma l’apprezzamento da parte dei lettori della gastrosofia de “Il Gambero Rozzo”: cucina di territorio e di tradizione, conto leggero (sotto i 40 euro), conduzione familiare, stretto legame con l’agricoltura locale e di specialità. Ma anche la formula de Il Gambero Rozzo appare vincente: è un compendio scritto con il contributo fondamentale dei lettori che diventano i segnalatori dei locali recensiti, oltre 1200 in tutta Italia, è un libro da leggere perché i saggi iniziali aprono un dibattito sulle ragioni culturali e antropologiche della cucina, è uno strumento utile per potere viaggiare l’Italia del buono spendendo il giusto, è una anti-guida perché non fa classifiche, ma garantisce che tutti gli indirizzi segnalati sono buoni, quanto siano buoni spetta al lettore deciderlo in base alla propria soggettività, è un modo nuovo di raccontare non solo i piatti, ma anche i personaggi e gli ambienti della cucina tradizionale nazionale, è infine una sorta di paradigma gastronomico che recita più che una questione di etichetta è una questione di forchetta”.

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