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Potere, fama, denaro e cibo: dall’antichità ai tempi odierni, la dieta delle celebrities, dei tycoon e dei potenti della Terra ha sempre affascinato storici e osservatori, da Alessandro di Macedonia a Barack Obama, passando per Federico II di Prussia

Per certi versi, non c’è più grande equalizzatore della tavola per quanto riguarda le persone più famose, ricche e potenti del pianeta: le necessità fisiologiche rendono, per certi versi, tutti uguali, ma va detto che il rapporto tra i famosi della Storia, il cibo e il vino è una chiave di lettura estremamente interessante della loro visione del mondo, e anche della loro psiche. Ecco, quindi, che assume un contorno decisamente interessante la “classifica” compilata dall’edizione online del “Corriere della Sera” (www.corriere.it), che proprio a questo si dedica.
Se si fa eccezione per l’alcool - che è secondo molti studiosi la causa principale della morte a soli 33 anni di Alessandro Magno, il conquistatore più inarrestabile dell’antichità, dato che l’abitudine di bere vino non allungato con acqua, all’uso persiano invece che greco, l’avrebbe portato negli abissi dell’alcolismo e della cirrosi epatica - già il caffè è protagonista di molti episodi divertenti, come quello che vede protagonista Federico II di Prussia, anch’egli passato alla storia come “il Grande”. Era infatti solito non solo spendere cifre proibitive in Champagne, facendo eccezione alla sua ben nota politica autarchica assolutista, ma volle scoraggiare il consumo di caffè nel suo piccolo e remoto regno caricandoci sopra una sovrattassa del 300% - in assoluta malafede, dato che era solito consumarne venticinque tazze al giorno, e questo fino alla vecchiaia, quando però, puntualizzano i suoi biografi, se lo faceva allungare (non si sa con quali risultati) proprio con le adorate bollicine francesi, pare anche a colazione.
Colazione che era invece primaria per Sir Winston Churchill. Il volto simbolo dell’Inghilterra che resistette stoicamente al Blitz tedesco era infatti solito cominciare la giornata con due vassoi: sul primo c'erano uova in camicia, toast, marmellata, burro, caffè, latte e salumi, e sul secondo, dal tenore ben diverso, mezzo pompelmo con lo zucchero - che mandava giù con del succo d'arancia - e uno degli innumerevoli whisky & soda con cui condiva le sue giornate. Ben diverso, invece, il regime di Henry Ford, la cui scienza produttiva è stata satireggiata magistralmente da Charlie Chaplin: convinto che il suo organismo fosse come una macchina che doveva essere alimentata col giusto carburante, il fondatore della Ford ha sperimentato su di sé alcune teorie alimentari decisamente inconsuete, come quella di nutrirsi regolarmente delle erbacce del suo giardino, che consumava in insalata, bollite o messe direttamente in un sandwich. Il suo collega dell’aeronautica, Howard Hughes, aveva invece un vero e proprio sacro terrore dei germi, e quindi esigeva che ogni cucchiaio che gli veniva dato fosse avvolto in un tovagliolo chiuso con del nastro adesivo, a propria volta ricoperto con un altro pezzo di carta. Persino il padre della teoria della relatività, e personaggio decisamente sopra le righe in tutto Albert Einstein, non fa eccezione: la sua alimentazione era basata su uova fritte e funghi, specialmente a colazione mentre per il dessert optava regolarmente per le fragole. Ma adorava anche il punch al sedano, e una volta venne beccato dal suo autista mentre mangiava nientemeno che una cavalletta. Per quanto riguarda il padre della teoria evolutiva Charles Darwin, invece, quand'era studente a Cambridge entrò a far parte del Gourmet Club, i cui membri avevano come obiettivo quello di mangiare quanti più animali rari possibile – rimanendone affascinato a tal punto da aver volontariamente assaggiato molti degli animali da lui scoperti, fra cui iguane, armadilli, struzzi americani, tartarughe giganti e gufi.
Passando ai tycoon contemporanei, invece, il fu Steve Jobs era solito consumare solo un tipo di alimento per volta, dalle carote alle mele, che mangiava però per settimane di fila - al punto che una volta con le carote, fino a ritrovarsi con la pelle arancione. E a sentire Jobs questo approccio vegano all'alimentazione aiutava il suo corpo a non emettere odori sgradevoli, permettendogli così di lavarsi solo una volta alla settimana. Il suo amico-nemico storico Bill Gates, da par suo, ha confessato di adorare gli hamburger a buon mercato, il formaggio spray in bomboletta e la Diet Coke. Negli anni Settanta, invece, quando era un semplice programmatore, Gates beveva litri di Tang, una polvere al gusto di frutta che andava sciolta in acqua - anche se spesso preferiva ingurgitare la polverina fruttata a secco. Il giovane Mark Zuckerberg, invece, non ha divulgato dettagli sulla sua dieta quotidiana, ma è passata alla storia la sua “sfida” annuale del 2011, durante la quale dichiarò che avrebbe mangiato solo quello che lui stesso sarebbe riuscito a uccidere. E così, anche se in dodici mesi è riuscito comunque a far fuori capre, galline e persino un maiale, alla fine la sua alimentazione è stata perlopiù vegetariana. Il magnate della finanza Warren Buffett, invece, fedele al peculiare motto secondo il quale “i bambini di sei anni hanno il tasso di mortalità più basso di tutti”, mangia proprio come loro - o, per meglio dire, come crede che loro mangino: si scola almeno cinque lattine di Coca-Cola al giorno, divora intere confezioni di patatine e inizia spesso la giornata con un bel gelato come colazione. Se scherzasse o parlasse sul serio non si sa, quella che è invece certa è la sua età, non certo bassa: 86 anni.
Passando ai grandi artisti, il Maestro Pablo Picasso era noto seguire una dieta molto rigorosa, a base esclusivamente di acqua minerale, latte, verdure, pesce, pudding di riso e uva, mentre la scrittrice Patricia Highsmith non cominciava mai la sua giornata senza caffè, una ciambella, un piattino di zucchero e svariate sigarette, per poi proseguire con robuste dosi di bacon, uova fritte e cereali. Il suo collega e re dell’horror Stephen King, invece, non inizia mai a scrivere senza la sua quotidiana fetta di cheesecake, e ha una vera e propria adorazione per il pane cotto al forno - “perché spande un profumo delizioso per tutta la casa”, mentre evita accuratamente le ostriche “perché il modo in cui scivolano giù per la gola ancora vive è assolutamente orribile”. Lo stilista simbolo di Chanel, Karl Lagerfeld, da par suo ha dichiarato di non bere mai nulla di bollente: in compenso, però, si scola 10 lattine di Diet Coke e una Pepsi Max al giorno, e come se non bastasse, per colazione vuole solo due frullati proteici e mele al vapore, e salta regolarmente il pranzo. Stranezze evidenti, ma mai come quella dell’attore Nicolas Cage, che in una recente intervista alla stampa britannica ha ammesso di scegliere quali animali mangiare sulla base dei loro rituali di accoppiamento. Da qui la decisione di non toccare mai carne di maiale ma di preferire, piuttosto, pesce e pollame, “che fanno sesso in modo dignitoso”, ha dichiarato al “The Telegraph”.
Infine, quando manca meno di una settimana al passaggio di consegne alla Casa Bianca, una carrellata sul Presidente attuale e sui suoi possibili successori: dopo aver lavorato da ragazzo in una gelateria della catena Baskin-Robbins, Barack Obama non sopporta più i gelati - però adora le barrette proteiche al cioccolato e arachidi, e ha una vera passione per le linguine ai gamberi della moglie Michelle. Peccato che per non fare brutta figura davanti a una classe di studenti, quando una volta gli venne chiesto quale fosse il suo cibo preferito, Obama abbia censurabilmente risposto “i broccoli”. La sua collega di partito Hillary Clinton, invece, dopo aver letto una volta un articolo sulle proprietà del peperoncino per il sistema immunitario, ha preso l’abitudine di iniziare sempre la sua giornata con uno jalapeno fresco e piccantissimo. Per quanto riguarda invece Donald Trump, esponente di quel che resta del “Grand Old Party”, la sua è un’alimentazione che non un medico sulla faccia della terra consiglierebbe a un settantenne in evidente sovrappeso: si nutre, per motivi pratici a sentir lui, di fast food come se non ci fosse un domani, particolarmente di Filet-O-Fish e Big Mac, senza dimenticare la pizza, che però mangia senza la crosta (e, in almeno un’occasione, con forchetta e coltello).

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