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PRESTO DOP IL PIACENTINU ENNESE, UN ALTRO FORMAGGIO TIPICO DELLA TRADIZIONE SICILIANA

“Mi fa piacere che presto una terra con una ricca tradizione enogastronomica come la Sicilia possa pregiarsi di un altro prodotto Dop. Il Piacentinu Ennese rappresenta, infatti, un altro prodotto eccellente del nostro patrimonio agroalimentare di qualità, che lega la propria nascita, anche idiomatica, al luogo di produzione e all’antica origine dell’attività casearia”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha accolto la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” dell’Unione Europea della domanda di registrazione della denominazione Piacentinu Ennese Dop. Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione alla richiesta di riconoscimento. Trascorso questo periodo il Piacentinu Ennese otterrà ufficialmente la Dop.

Il Piacentinu Ennese è un formaggio a pasta compatta pressata ottenuto con latte ovino intero, crudo ad acidità naturale di fermentazione, prodotto dalle razze ovine autoctone siciliane Comisana, Pinzirita, Valle del Belice e loro meticci. Si presenta con forma cilindrica, con scalzo leggermente convesso o quasi dritto, piatto piano o leggermente concavo. La crosta, il cui spessore non deve superare i 5 mm, è di colore giallo più o meno intenso per la presenza dello zafferano e reca impressi i segni del canestro. La pasta si caratterizza per il colore giallo più o meno intenso. L’odore è delicato con lieve aroma di zafferano; salato appena percepibile; piccante lieve nei primi mesi di stagionatura tendente a intensificarsi.

La tradizione, tramandata oralmente dai vecchi produttori, vuole che il nome “piacentinu” sarebbe riferito alla piacevolezza del prodotto: piacevolezza del gusto non del tutto piccante, dovuta anche alla presenza dello zafferano. L’origine, quindi, sarebbe idiomatica: “piacentinu” dal siciliano “piacenti” ovvero che piace. Testimonianza della sua piacevolezza e del nome “piacentinu” è data anche da testi antichi risalenti al Cinquecento.

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