PREZZI: DA GELO NIENTE ALIBI A SPECULAZIONI. + 300% DAL CAMPO ALLA TAVOLA. A LANCIARE L’ALLARME E’ LA COLDIRETTI. COME DIFENDERSI? CONTROLLARE LA PROVENIENZA E RIVOLGERSI A FARMER MARKET O MERCATI ALL’INGROSSO PER APPROFITTARE DI “SALDI LAST MINUTE”

L’arrivo del freddo e del gelo rischia di surriscaldare i prezzi di frutta e verdura, e le associazioni di categoria sono all’erta contro le speculazione; in particolare è la Coldiretti a lanciare l’allarme, evidenziando come, secondo le analisi dell’Antitrust, i centesimi pagati agli agricoltori per la verdura nelle campagne diventano euro al mercato per i consumatori. Il caldo record del mese di gennaio ha favorito la maturazione contemporanea e anticipata degli ortaggi che vengono pagati pochi centesimi nelle campagne come in Puglia dove agli agricoltori sono offerti 0,35 euro/kg per le cime di rapa, 0,15 Euro/kg per i broccoli, 0,12 euro/Kg per la bietola e con la cicoria che non riesce a trovare mercato, mentre secondo una rilevazione della Coldiretti nella stessa regione occorrono mediamente da 0,80 centesimi ad un euro per garantirsi gli stessi prodotti.

Ma il pericolo, secondo coldiretti, riguarda anche la frutta estiva, viste le fioriture anticipate di peschi e mandorli che rischiano seri danni per l’abbassamento delle temperature.

A rischio anche la “Festa della Donna”: la mimosa è in fiore con più di due settimane di anticipo sull’8 marzo.

Per evitare le speculazioni, la coldiretti ha stilato un “vademecum” per frutta e verdura: in primis controllare l’origine nazionale dei prodotti, che garantisce anche la stagionalità e la freschezza; poi privilegiare rivenditori diretti, “farmer market” e mercati all’ingrosso, anche per approfittare di eventuali “saldi last-minute”.